Case ATER, Calenda: “Verificheremo a spese nostre non vivibilità, pronta interrogazione parlamentare”

TERAMO -“Sono stato a Teramo per constatare da vicino le condizioni delle case popolari di via Gelasio Adamoli e le ho trovate in uno stato fatiscente. A quanto ci risulta sembrerebbe che sia il direttore tecnico dell’ATER che la presidente si rifiutino di certificare la non vivibilità di quelle case. È questo sarebbe inaccettabile perché quelle case sono invivibili” Lo ha detto Carlo Calenda, segretario di Azione, in un video, insieme al segretario provinciale di Teramo e consigliere comunale di Teramo, Alessio D’Egidio e al segretario regionale di Azione, Giulio Sottanelli.

Intendiamo presentare a breve – ha continuato il senatore – un’interrogazione parlamentare, dopodiché andremo, anche a spese nostre, a verificare se ci sono gli estremi per sporgere una denuncia perché non si può pensare che dei condomini rientrino in appartamenti con il loro mobilio distrutto e le crepe nei muri. Tra l’altro bisogna verificare come è stato fatto il collaudo”.

Questa vicenda – ha concluso Calenda – non la molliamo perché questo è un sopruso; classica cosa che succede quando l’ATER invece di riconoscere le proprie responsabilità, che magari non sono neanche dirette perché è colpa dell’azienda, le scarica sui condomini”.