MARTINSICURO – Le segreterie provinciali di  Fim-Cisl e Fiom-Cgil di Teramo sono tornate, insieme ai lavoratori nell’area antistante della ormai ex fonderia Veco di Martinsicuro con l’intento di riaccendere i riflettori sulla vicenda e sulla condizione dei  circa 50 dipendenti parcheggiati in cassa integrazione e al momento senza nessuna prospettiva diversa dalla disoccupazione e dal definitivo licenziamento.

L’azienda è ormai chiusa da 2 anni ed i sindacati hanno denunciato l’assenza della politica che non ha provveduto, in questo lasso di tempo, a formare e ricollocare i lavoratori che il prossimo 20 di marzo riceveranno le lettere dei licenziamenti.

“Passerelle su passerelle, la politica si è fatta vedere ma di fatto non ha risposto, in tutto questo tempo, alle tante domande dei lavoratori. Quale sarà il loro destino?”, affermano Natascia Innamorati (Fiom-Cgil) e Marco Boccanera (Fim-Cisl).

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