TERAMO – “Bisogna evitare una perdita massiccia di biodiversità ma, soprattutto, è necessario salvaguardare le necessità della conservazione integrale della tutela economica e delle tradizioni locali, delle famiglie dei lavoratori non solo sotto il profilo economico. Tale transizione verso un’economia verde, che viene definita ‘giusta ed inclusiva’ dovrebbe mirare principalmente all’obiettivo di proteggere e conservare la salute ed il benessere dei cittadini”. Così il Consigliere regionale Marco Cipolletti, che spiega: “Sia chiaro una volta per tutte, e soprattutto a questa Unione Europea, che ‘al centro del grande accordo verde ( Green Deal ) dovrebbero esserci le persone e non le ideologie’ e che ‘bisogna instaurare interventi volti a garantire che nessuno sia escluso da questo processo’. Appare chiaro come il compito di taluni sia quello di disegnare una contrapposizione tra l’agricoltore e l’ambientalista (che spesso non è neppure al corrente delle dinamiche territoriali): questa è un rappresentazione falsa e vile poiché l’Abruzzo è la dimostrazione plastica di come il territorio venga conservato dall’azione e dal lavoro quotidiano di chi lo coltiva e lo frequenta”.

“Senza il lavoro di queste mani sapienti – continua il Consigliere – lo abbiamo visto più volte, il territorio è soggetto a inondazioni, frane, incendi e calamità di ogni genere. Il territorio ha in coloro che vivono in esso il principale custode ed ogni azione ideologica che tende ad identificare il coltivatore, l’allevatore, il boscaiolo come nemici dell’ambiente naturale tende evidentemente ad un ideologismo nefasto e pericoloso. Bisogna ascoltare tutti ma, senza dubbio, bisogna fare propri gli intendimenti di coloro che conoscono le vicende e non dei leoni da tastiera che spesso seguono una tendenza ma smarriscono il filo logico degli avvenimenti”.

“G.B. abita nell’area del Borsacchio. Tanti, come Lui, sono felici di avere specializzato la riserva sull’area costiera e, facendo nostre le Sue parole, ci chiediamo: ‘perché tutte le foto dei contestatori, riguardano la parte di riserva costiera e non la zona di riserva collinare?’. Ottima osservazione, quella di G.B., che da sola servirebbe a spegnere ogni polemica, per chi almeno non è interessato a fomentare scontri ideologici a sfondo elettorale. Questa maggioranza ha mostrato, con grande coraggio, la capacità di ascoltare il territorio senza cedere di un millimetro rispetto ai desiderata dei think tank del green deal e della agende ideologiche. Al centro di ogni azione ci siano gli uomini perché l’obiettivo non deve essere solo la riduzione di un parametro, quale ‘l’impronta carbonica’, ma un recupero economico che sia in grado di salvaguardare l’ambiente e ciò non può prescindere dalla tutela di un settore primario come quello agricolo”, conclude Cipolletti.