ROMA – Ammontano a 426,138 miliardi di euro i prestiti (escluse le sofferenze) disposti a favore delle famiglie consumatrici italiane dagli istituti di credito. Di questi 350,822 miliardi sono in mutui concessi alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni, in leggero aumento rispetto all’anno precedente quando la cifra complessiva ammontava a 341,031 miliardi. I dati si riferiscono allo scorso 30 settembre.

E’ quanto emerge elaborando i dati dei due studi pubblicati da Bankitalia: “Banche e istituzioni finanziarie: condizioni e rischiosità del credito per settori e territori” e
Banche e istituzioni finanziarie: finanziamenti e raccolta per settori e territori“.  Alle famiglie del Nord Ovest sono stati erogati prestiti per 140,810 miliardi di euro di cui 121,331 miliardi in mutui per l’acquisto dell’abitazione. Alle famiglie del Nord Est sono stati erogati prestiti per 92,903 miliardi, di cui 78,065 miliardi in mutui per l’acquisto delle abitazioni. Alle famiglie nel Centro i prestiti erogati sono stati 96,439 miliardi di cui 82,021 per i mutui per l’acquisto dell’abitazione. Al Sud e nelle Isole la cifra erogata in prestiti è stata di 95,986 miliardi di euro di cui 69,405 in mutui per l’acquisto della casa. Dai dati di Bankitalia emerge poi che la maggioranza dei prestiti sono cointestati (il 46,0%), seguono i prestiti intestati a titolari maschi (34,3%), alle titolari di sesso femminile sono intestati il 19,7% dei prestiti. In rapporto con i dati del settembre 2018 si evidenzia, in tutte le macroaree del Paese, un aumento dell’ammontare della cifra destinata ai mutui per l’acquisto delle abitazioni.

Nel dettaglio: nel Nord Ovest si è passati da 118,562 a 121,331 miliardi; nel Nord Est si è passati da 75,634 a 78,065 miliardi; nel Centro da 80,067 a 82,021 miliardi; nel Sud e Isole da 67,668 a 69,405 miliardi. Significativo l’andamento dei tassi di interesse praticati alle famiglie per i mutui destinati all’acquisto delle abitazioni. La tabella evidenzia un aumento dell’interesse man mano che si scende al Sud. Gli interessi più bassi vengono praticati in Lombardia (1,76%), gli interessi più alti si pagano in Sardegna (2,10%). Nel dettaglio dopo la Lombardia, i tassi di interesse più bassi si pagano in Liguria (1,77%), seguono Trentino Alto Adige, Piemonte e Valle d’Aosta (1,80%); Veneto, Toscana e Emilia-Romagna (1,81%); Friuli Venezia-Giulia (1,85%), Marche e Basilicata (1,90%), Campania (1,98%), Umbria (2,01%), Sicilia 2,02%), Lazio e Calabria (2,03%), Puglia (2,04%), Abruzzo e Molise (2,08%), Sardegna (2,10%) – Maria Gabriella Giannice, ANSA –