TERAMO – A Teramo ogni novità non è mai presa bene, questo si sa. Ora è la volta dei cordoli in corso di realizzazione lungo via Po. Che accade?
Sono in corso i lavori del primo lotto delle ciclovie urbane per i quali l’amministrazione realizzerà 4 chilometri di piste ciclabili che andranno a collegare le principali stazioni ferroviarie e degli autobus del territorio comunale e la sede universitaria di Piano D’Accio. A realizzare i lavori è la ditta Di Sabatino Giuseppe & C. Srl, aggiudicatrice dell’appalto integrato.
L’intervento, finanziato a valere sul PNRR per oltre 3 milioni di euro e che si inserisce in una più generale programmazione sulla mobilità sostenibile che il Comune di Teramo sta portando avanti, prevede la realizzazione, in totale, di 12 chilometri di piste ciclabili, che consentiranno a cittadini e turisti di spostarsi in bici dal centro fino a San Nicolò: il primo lotto arriverà fino a Cartecchio, partendo da piazza Garibaldi e attraversando le principali arterie del centro storico e dei diversi quartieri cittadini.
Questo è quanto dichiarato dall’amministrazione.
I cittadini, in questi giorni sui social però, stanno esprimendo dubbi e perplessità sull’opera in sé, soprattutto in termini di sicurezza. E se il sindaco Gianguido D’Alberto si era detto soddisfatto qualche mese fa nell’annunciare l’inizio dei lavori, il capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Corona pone qualche dubbio su tale mobilità alternativa e annuncia un accesso agli atti. “Non entro nei tecnicismi però mi sorgono perplessità nell’ambito della sicurezza. Perché realizzare cordoli in cemento e non in gomma? I ciclisti non sono più a rischio in questo modo?“.
ASCOLTA LUCA CORONA