TERAMO – Pubblicata questa mattina da Il Sole 24 Ore la classifica 2023 sulla qualità della vita in 107 province italiane. Teramo si colloca al 58° posto, scalando di ben 10 posizioni rispetto al 2022, con un punteggio di 520, 83 rispetto agli indicatori che compongono l’indagine della Qualità della vita dal 1990 al 2023. Resta, comunque, penultima  in Abruzzo dopo la provincia di Pescara (che scala 3 posizioni collocandosi al 41° posto con 545,16 punti) e L’Aquila (54° posto, +9 posizioni, 527,57 punti). Ultima nella nostra regione è Chieti che, pur salendo in classifica di 14 posizioni, si colloca al 61° posto con 516,60 punti.

Prima in classifica generale è Udine, seguita da Bologna che perde una posizione, e Caltanissetta e Foggia a chiudere un elenco tutto meridionale nel finale.

Sul sito de Il Sole 24 Ore, le classifiche complete, in forma tabellare, degli indicatori che compongono l’indagine della Qualità della vita dal 1990 al 2023. Con il menu in alto a sinistra si possono selezionare gli indici e con il menu a tendina di fianco al titolo si può scegliere l’anno da consultare. Oltre alla classifica finale (in nero nella pagina), è possibile consultare le sei classifiche di settore. A seguire, per ciascuna categoria, è possibile “esplodere” i piazzamenti conseguiti nei diversi indicatori che la compongono (15 parametri per categoria nel 2023).

NOTA METODOLOGICA

Novanta indicatori in sei gruppi – Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990:

  1. ricchezza e consumi;
  2. affari e lavoro;
  3. ambiente e servizi;
  4. demografia, società e salute;
  5. giustizia e sicurezza;
  6. cultura e tempo libero.

L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca (come il ministero dell’Interno o della Giustizia, Istat, Inps, Agcom, Siae e Banca d’Italia; oppure forniti alla redazione da realtà certificate, tra cui Scenari immobiliari, Crif, Cribis, Prometeia, Iqvia, Tagliacarne e Infocamere).

Il punteggio da mille a zero

  • Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0).
  • In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90).
  • Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.

I dati aggiornati al 2023 – L’indagine della Qualità della vita, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2023 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti degli eventi e dei cambiamenti che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Così, nell’indagine di quest’anno si contano 46 parametri aggiornati al 2022 e ben 36 al 2023.

Gli indici sintetici – Nell’indagine sono presenti dieci “indici sintetici” pubblicati nel corso dell’anno, che a loro volta cioè aggregano più parametri in modo tematico, elaborati da istituti terzi o direttamente dal Sole 24 Ore. Tra questi, ad esempio, l’Indice di sportività di PtsClas, Ecosistema urbano di Legambiente, l’indice delle «Amministrazioni digitali», elaborato da Fpa e i “nuovi” indici elaborati dal Sole 24 Ore (l’indice del clima e gli indici della Qualità della vita di bambini, giovani e anziani e delle donne).

Il download degli indicatori – Anche quest’anno i dati raccolti alla base dei punteggi sono resi disponibili in formato machine readable (che consente il riuso e la rielaborazione, eccetto per uso commerciale) nella pagina GitHub del Sole Ore da parte di cittadini, ricercatori, media e decisori.