TERAMO – Quando si gioca contro l’ultima in classifica non è facile mantenere il focus su come battere una squadra che ha sbalordito tutti all’esordio vincendo contro Roseto, per inanellare poi una striscia di 9 sconfitte consecutive. E nella prima metà della gara giocata ieri al palasport dell’Acquaviva la Mediterranea Teramo non ha mostrato il suo lato migliore, pur avendo recuperato tutti gli effettivi per il match. La vittoria 65-52 dei biancorossi sulla Stamura Ancona è quindi maturata principalmente dall’intervallo in poi, quando la formazione di coach Massimo Gramenzi ha cambiato letteralmente marcia. Il giorno dopo la partita è proprio l’allenatore della Teramo a Spicchi a giudicare la prova agrodolce dei suoi: “Era una partita da vincere contro una buona squadra ma abbordabile e abbiamo fatto il nostro dovere. Come bilancio sottolineo quindi l’importanza del risultato conseguito, che ci permette di chiudere il girone d’andata con 5 vittorie. Un bottino che può essere visto in maniera positiva perché siamo una squadra nuova che ha attraversato tante problematiche legate agli infortuni. Sostanzialmente solo sul finire della scorsa settimana ho potuto riavere a disposizione tutti gli effettivi, alcuni dei quali non al 100%. Siamo però coscienti del fatto che si potevano conquistare altri punti contro squadre alla nostra portata. Sappiamo che durante una stagione questo tipo di situazioni si vanno a bilanciare ma la formula non ci permette di fare tanti passi falsi e purtroppo ne abbiamo commessi fino a qui. Alla luce di queste considerazioni il risultato di ieri è da considerare positivo”.
Ma seguendo il filo del discorso di coach Gramenzi ecco che dopo le luci arrivano le ombre: “In negativo la partita contro Ancona ha mostrato una prima parte poco efficace. E’ vero che dall’intervallo in poi abbiamo aggiustato le cose soprattutto in difesa ma continuo a vedere un atteggiamento che a me non piace perché molti giocatori sono troppo attenti al personalismo, chiamamolo così, mettendo in secondo piano gli interessi della squadra e ciò che bisogna fare in campo per la squadra. Bisogna quindi capire che ora che abbiamo riottenuto una rotazione ampia ognuno deve fare un passo indietro per il bene della squadra. E questo non è chiaro a tutti perché continuo a vedere e a sopportare atteggiamenti al limite dell’isteria, con falli tecnici, antisportivi e quant’altro. E sono anche stufo di doverlo rimarcare. Mi prendo anche la mia dose di demerito per non aver fatto capire appieno certi concetti. Questo isterismo è totalmente fuori luogo. Me ne assumo la responsabilità per questa negatività e continuerò a insistere con i ragazzi su come devono stare in campo, anche alla luce del girone di ritorno. Andarsi a limitare, dover passare più tempo per curare questi aspetti mentali rispetto agli aspetti tecnici e tattici alla lunga logora. Sottolineerei in rosso anche il dato dei tiri lberi, che sta diventando un’altra costante in negativo. Anche qui dei giocatori non hanno capito l’importanza di questo aspetto. Ci lavoriamo dall’inizio della stagione e continueremo a farlo con maggiore durezza. Va fatto uno scatto in avanti da parte dei ragazzi perché non si possono regalare 7, 10, 12 punti a partita. A maggior ragione nei finali punto a punto dove è un dato che incide”.
Il richiamo del tecnico teramano assume maggiore rilevanza se si va a guardare il calendario che attende la Mediterranea Teramo: “Ora inizia il girone di ritorno – conclude l’allenatore della TaSp – e così come è stato all’andata avremo di fronte avversari di prima fascia, a partire già da domenica prossima quando arriverà Matelica all’Acquaviva. All’andata siamo usciti sconfitti sul loro campo. E’ una formazione struttura, non a caso prima in classifica. Ci vorrà una prima parte di partita diversa da quella vista ieri contro Ancona e ci sarà bisogno che il pubblico ci trascini. Contro Ancona s’è vista superficialità nei primi due quarti, con nella testa magari l’idea di avere già acquisito il risultato prima ancora della palla a due. Dal martedì prima del match ho ribadito di non cadere in questa trappola. Purtroppo è successo e il pubblico non ha percepito gli stimoli giusti per accendersi e far esaltare di conseguenza la squadra. Nel secondo tempo sono cambiate voglia e determinazione, disponibilità a sbucciarsi le ginocchia su ogni pallone e il nostro pubblico ci ha trasportato verso la vittoria. Domenica ci sarà bisogno di questo feeling e da questo punto di vista dovremo fare tesoro di questa esperienza. Solo così lavoreremo al meglio per preparare come si deve la gara e per avvantaggiarci del fattore campo”.
- Mediterranea Teramo: Gaspari ne, Zanetti 11, Moretti 2, Luponetti ne, Trovarelli 6, Massotti 6, Di Gregorio ne, Prenga 10, Duranti 4, Di Paolo 12, Di Febo 2, Zalalis 12. All. Gramenzi
- Stamura Ancona: Bora 2, Virgili 6, Filippetti 7, Piccionne 21, D’Agnano 6, Kumer, Barletta 4, Zanotto 4, Paoletti 2, Diop, Balducci ne. All. Petitto
Parziali: 15-16, 19-13, 16-11, 15-12 (15-16, 34-29, 50-40, 65-52) – Ufficio Stampa –