TERAMO – Oggi, 4 Novembre, celebriamo il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: un momento solenne che ci riporta ai valori fondanti della nostra Costituzione e a quegli ideali di libertà, pace, democrazia, stato di diritto, che guidano il vivere civile.

Una Nazione unita, garanzia di uguaglianza nei diritti sociali e civili, è sempre consapevole della propria forza, che non deve mai trasformarsi in autoritarismo ma che, al contrario, deve essere vocata ad un vincolo solidaristico che conduce, ancor prima di modificarla, ad attuare la Costituzione in tutti i suoi articoli.
È stato proprio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a ricordarci, in occasione della Sua visita a L’Aquila, che una Nazione trova le sue fondamenta nei “principi della democrazia e della sussidiarietà. Dove le fondamenta poggiano sull’uguaglianza nelle libertà, nei diritti, nei servizi essenziali, nelle opportunità per i cittadini, qualunque sia il territorio in cui vivono”.

Oggi, Nazione unita si traduce in un Paese che non si chiude, che si libera dai sovranismi, sempre più accogliente e che proprio in virtù della forza dei propri valori, superando i confini geografici e culturali, si apre al confronto e alla diversità.
In questo giorno di celebrazioni il nostro pensiero non può non andare a tutte quelle popolazioni che oggi vivono il dramma della guerra, a quei territori devastati dai conflitti e dove è necessario lavorare per un vero è duraturo processo di pacifica convivenza.

Vogliamo e dobbiamo quotidianamente richiamare alla nostra memoria il valore della cultura della pace e come sia fondamentale difenderla, quale dovere di ciascuno, oltre che diritto.
Quel dovere a cui sono chiamate le nostre Forze Armate, che ogni giorno, con la loro attività, che si estrinseca anche attraverso le missioni all’estero, sono per noi motivo di orgoglio, ci consentono di sentirci ed essere cittadini garantiti da tanta sicurezza, protetti durante le calamità, accolti difronte alle emergenze, sostenuti nelle missioni di pace.

Come ricordava nel 1983 Sandro Pertini, allora Presidente della Repubblica, “delle istituzioni democratiche, conquistate a così duro prezzo, le forze armate sono dunque baluardo fedele e saldissimo. Non nell’aggressione e nell’offesa, ma nel presidio dell’indipendenza e della libertà è la loro missione; nella protezione delle popolazioni e nella salvaguardia della pace il loro quotidiano, difficile compito”.

Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva la Costituzione, viva l’Italia unita! – Gianguido D’Alberto