TERAMO – Come funziona un ufficio stampa di una società professionistica di calcio? Diversamente da un club di pallamano, ma non è cosa particolarmente complicata, se tutti gli organi di informazione fossero trattati in maniera identica. Ekuonews non lo è: non vale Vera Tv (che ha avuto ospiti il Presidente del sodalizio biancorosso ed il Direttore Generale), Super J (che ha avuto il Presidente e il Direttore Sportivo) o TV6 (che ha avuto il Direttore Generale). Si dirà: magari i colleghi delle testate citate (ma andiamo ad intuito) avranno assolto a determinati “passaggi obbligati”, certo è che con il dott. Carlo D’Ugo, responsabile medico della società, incontrandoci casualmente dinanzi allo Stadio, prima di Teramo-Bisceglie, avevamo condiviso la sua presenza in Supergol, anche, ma non soltanto, per rendere un particolare omaggio al compianto Roberto Fagnano, non soltanto suo amico personale. Quindi? Succede che, nel pomeriggio, ci contatta telefonicamente il bravo Marco De Antoniis (ma è lui il referente, o no?) per informarci che, non avendo preventivamente informato dei nostri intendimenti l’Ufficio Stampa del Club calcistico (quindi non di pallamano), al dott. Carlo D’Ugo sarebbe stata vietata la presenza in trasmissione. A proposito, queste le sue dichiarazioni, appreso il divieto: “Walter, ci sono rimasto male… avrei voluto parlare di Roberto Fagnano. L’avevo comunicato persino in famiglia… mi dispiace davvero molto!“. E’ allora evidente che ekuonews non sia gradito alla società, così come è bene sapere che la nostra testata (regolarmente in possesso del Nulla Osta della Lega per l’esercizio del diritto di cronaca), non è mai stata contattata dal club per quelle che sarebbero dovute essere le dinamiche da assolvere in situazioni di questo tipo. In tempi passati, quelli di Campitelli per intenderci, del tanto bistrattato da molti ex Presidente dei precedenti 11 anni, una riunione pre-campionato la si faceva, ed in quella occasione venivano determinate, tra noi, serenamente, le presenze nei vari salotti sportivi dei tesserati biancorossi. Adesso, senza tornare all’estate scorsa, quando il Presidente è stato personalmente invitato, almeno due volte, senza mai aver avuto la possibilità di poter esser presente a Supergol, non vorremmo che per il Teramo Calcio, oggi, ci siano figli e figliastri, perchè è ovvio che non sarebbe una bella cosa, ancor di più se ci si ricorda, con una certa frequenza e periodicità, che il calcio in città è cambiato: oggi è da considerare un’Azienda. Ecco, allora ci rivolgiamo al proprietario: ci scusi per l’impertinenza, ma nella Sua “catena di produzione” qualcosa non va come dovrebbe… interverrà? Grazie – Walter Cori