TERAMO – “Il ricorso all’arbitrato continua sulla posizione del Ruzzo, mentre quello sugli amministratori continua esclusivamente nel foro delle imprese competente.  Non c’ è stata alcuna decisione nel merito, ma solo procedurale e parziale.  Certo è che l’arbitrato ha considerato valide le nostre doglianze sul Ruzzo come ente contro il quale il contenzioso procede nel merito“. Queste le dichiarazioni del Sindaco Gianguido D’Alberto in merito alla vicenda del ricorso all’arbitrato, che aveva visto il Comune di Teramo impugnare la delibera della Ruzzo Reti dello scorso 1 dicembre, dichiarando illegittima la convocazione dell’assemblea dei soci. Una vicenda che si era andata ad inserire nella nomina del nuovo Cda  e che aveva visto lo stesso D’Alberto prendere una posizione forte, isolandosi dal resto dei Primi cittadini. L’arbitrato ha però deciso di separare le vicende. Il Comune di Teramo dovrebbe pagare, secondo una disposizione del 25 ottobre scorso, le spese legali nei confronti del Cda del Ruzzo, nelle persone di Alessia Cognitti, Antonio Forlini, e Alfredo Grotta, in quanto la loro posizione è stata stralciata dal procedimento, ma la causa va avanti perché il Collegio arbitrale, di fatto, non è entrato nel merito. Il Collegio ha solo dichiarato la propria incompetenza nel merito alla controversia ma ha altresì disposto il prosieguo del giudizio tra Comune e Ruzzo. Per il Sindaco è una vittoria che il procedimento vada avanti.

Ecco il dispotitivo del Collegio Arbitrale:

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