ATRI – “Fino a ora, la questione era passata quasi inosservata, ma con l’inizio delle attività didattiche molti hanno notato l’incremento della tariffa per i trasporti scolastici, aumentata di 15€ per le prime due fasce di reddito e di 30€ e 50€ per le ultime due fasce di reddito più elevate. Anche il settore scolastico ha visto un aumento dei prezzi del servizio mensa: per la scuola dell’infanzia, l’aumento medio per singolo pasto è di 50 centesimi, mentre per la scuola primaria è di 1€ per singolo buono pasto. È aumentata anche la retta per l’asilo nido comunale, che per di più vede ancora in sospeso i lavori di ampliamento che lo riguardano. I prezzi dei servizi relativi alla pubblicità permanente sono aumentati in maniera esponenziale, mentre in alcuni casi i costi per i servizi urbanistici (per chi ad Atri intende realizzare opere edilizie private) sono cresciuti del 100%. Persino il servizio di colonia marina per i bambini ha subito un incremento: chi prima era esente ora deve pagare 200€, e non sono previste agevolazioni per gli altri, a prescindere dal valore ISEE.
Infine, dal tariffario per i servizi del 2024 emergono nuove voci relative all’utilizzo degli impianti sportivi. Questa misura può essere considerata corretta, ma le società sportive dovrebbero poter usufruire di strutture adeguate e non fatiscenti, come invece sono attualmente quelle presenti sul territorio di Atri. Pubblicheremo il tariffario completo con una comparazione dei costi tra il 2023 e il 2024 che ovviamente è accessibile a tutti sulla pagina web dal Comune di Atri come lo sono anche tutte le delibere.
Prevediamo già quale sarà la risposta di Ferretti: ‘È colpa del commissario se i prezzi sono aumentati’. Un’affermazione in parte vera, poiché il Commissario prefettizio, durante la sua gestione del Comune di Atri, ha ratificato la rimodulazione del tariffario. Tuttavia, la vera colpa dell’aumento dei prezzi per i servizi del Comune di Atri risiede nel bilancio, che Ferretti ha portato quasi al dissesto. Se il bilancio fosse stato in ordine, nessuno avrebbe mai pensato di aumentare tasse e imposte. Per esempio, il vicino Comune di Pineto, gestito dalla Commissaria prefettizia da ottobre 2023 a giugno 2024, non ha visto alcun aumento di tasse o imposte per far quadrare i conti.
Ferretti sicuramente risponderà che ‘non è vero che l’aumento delle tariffe è colpa del bilancio’. Bene, se Ferretti avesse ragione, perché, insieme all’assessore al bilancio Emanuela Di Francesco, non rimodula il tariffario e la TARI, riportandoli ai loro valori precedenti? Probabilmente ci dirà che non è possibile a causa di qualche cavillo burocratico, ma la verità è che questi aumenti sono stati resi necessari da una gestione economica disastrosa”. – Prospettiva Atri –