TERAMO – “La questione è prettamente tecnica, l’edificio è stato sequestrato per motivi tecnici che contestano quanto detto dagli studi di altri tecnici. Quanto accaduto è arrivato senza preavviso. Noi stiamo lavorando per garantite una continuità didattica. Ci saranno dei disagi ma parallelamente stiamo lavorando per  trovare il sito per realizzare la scuola provvisoria. Capite bene che non è facile riallocare 1200 studenti, con tutte le difficoltà gestionali. Noi non possiamo opporci a questo provvedimento del Tribunale. Di fatto questa scuola aveva bisogna di lavori di manutenzione“.

Il presidente Camillo D’Angelo, nel corso del tavolo tecnico permanente con presidi, dirigenti, consiglieri,  ha provato ad illustrare a genitori e insegnanti il da farsi dopo il sequestro della Procura di Teramo dello storico Palazzo del Delfico, sito in piazza Dante, dove sono ubicati il Convitto e il Liceo Classico.

L’indagine della Procura pare sia partito da un esposto di un genitore il cui figlio frequenta il Convitto. La Provincia secondo quanto detto da D’Angelo starebbe provando a fare istanza di dissequestro dell’edifico. “Cerchiamo di capire se ci sono le condizioni”, ha detto.

Stiamo lavorando per trasferire i ragazzi non lontani dal centro“, ha provato poi a rassicurare D’Angelo incalzato dalle insegnanti e dalle mamme preoccupate di dover traslocare gli studenti fuori dal centro città. La situazione però non è semplice.

Più semplici da sistemare gli studenti delle 14 classi tra elementari e medie del Convitto che potrebbe ricominciare già la prossima settima alla “De Jacobis” alla Gammarana. Stamane c’è stato un sopralluogo di sindaco e assessori. FOTO | Sopralluogo alla scuola “De Jacobis” per sistemare le classi del “Delfico”

La soluzione è di mettere una parte dei ragazzi negli istituti disponibili come il Liceo Milli, il Forti, il Pascal e l’ex Comi in viale Bovio, con turni diurni e pomeridiani. Molti si sono lamentati che taluni edifici sono fuori dal centro. D’Angelo: “Ci vorranno dei mesi per avere un altro edificio pronto. Ci vogliono edifici pronti per non lasciare i ragazzi senza didattica, non ci sono alternative. Dobbiamo trovare soluzioni immediate“.  Un’altra cosa è la scuola provvisoria da realizzare con moduli componibili: intanto bisogna scegliere il sito. Riportare tutti in un unico edificio è l’obiettivo ma bisogna trovare un luogo idoneo. “Stiamo valutando siti in centro città ma ci vuole tempo. Se avessimo potuto realizzarli in periferia sarebbe stato più semplice”. I siti pensati sono sotto l’ex campo sportivo comunale lungo la circonvallazione Ragusa, all’uscita di Teramo est nei pressi dell’Oasi, un altro nell’area ex Villeroy, un altro vicino all’Igea, Madonna delle Grazie. “Un sito immediato sarebbe nell’area dell’Istituto Agrario “Rozzi” però sappiamo che la collettività non è contenta perché non è luogo che si trova in centro ma a Piano D’Accio“, ha detto D’Angelo. Focus di genitori e insegnanti oltre alla necessità di rimanere in centro anche quello di avere trasporti adeguati: richiesto da più parti il servizio di Bus navetta.

D’ANGELO PARTE PRIMA

D’ANGELO PARTE SECONDA