L’AQUILA – Ieri, 3 ottobre 2024, le Associazioni ambientaliste e animaliste, insieme a quelle delle categorie agricole e agli ATC (Ambiti Territoriali di Caccia), hanno partecipato in audizione alla Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio regionale d’Abruzzo sulla delibera ammazza-cervi dell’8 agosto 2024. La delegata regionale del WWF Abruzzo Filomena Ricci, anche in rappresentanza del coordinamento delle Associazioni che si sta mobilitando perché la delibera venga ritirata, ha ribadito che “non vi è alcuna ragione per consentire di uccidere 469 cervi aprendo la caccia a una specie che rappresenta uno dei simboli della nostra regione e che fino alla decisione assunta dalla Giunta regionale, in Abruzzo non era cacciabile”.

Negli interventi che si sono susseguiti, le Associazioni ambientaliste e animaliste hanno chiesto ancora una volta all’amministrazione regionale di trovare altre soluzioni, che siano davvero risolutive, per i danni all’agricoltura e per limitare il rischio di impatto con gli autoveicoli, prima di consentire ai cacciatori di uccidere i cervi: “Il Presidente Marsilio e la sua Giunta si stanno assumendo la responsabilità di aprire la caccia al Cervo in Abruzzo”, hanno detto ribadendo che la richiesta di ritirare la delibera giunge anche da più di 133.000 cittadini che hanno sottoscritto la petizione on-line.

“Ieri però non vi è stato alcun voto e la discussione è stata aggiornata. Ma il tempo stringe: se la Giunta non sospenderà la delibera ammazza-cervi il 14 ottobre inizierà la strage”, concludono le associazioni.