TERAMO – La Giornata del dono, promossa dall’Istituto italiano della Donazione e giunta quest’anno alla sua ottava edizione, è stata celebrata a Teramo con un incontro organizzato per sensibilizzare gli studenti. Guidate dalla dirigente scolastica dott.ssa Eleonora Magno, nel Liceo Scientifico Einstein di Teramo, le associazioni che proprio un anno fa avevano sottoscritto un protocollo di collaborazione sul tema della donazione degli organi, hanno dato vita ad una incontro istituzionale e scientifico di particolare significato ed interesse. Sono intervenuti, per presentare agli studenti i dati di adesione registrati negli ultimi dodici mesi nei Comuni abruzzesi e per illustrare gli aspetti scientifici del tema, il Presidente regionale ANCI e Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto; la responsabile del Centro Regionale Trapianti Abruzzo Molise, dott.ssa Daniela Maccarone; la dirigente medico dell’U.O.C. Anestesia Rianimazione e TDP dell’Ospedale di Teramo, dott.ssa Alessandra Di Teodoro; il presidente AIDO Abruzzo, dottor Antonio Di Nunzio; la segretaria ANED Abruzzo Molise, dottoressa Marina Stoppani; la presidente della sezione AIDO di Teramo, Eleonora Corona.

I dati relativi al protocollo siglato un anno fa, sono più che significativi: dall’ottobre 2022 ad oggi i Comuni che hanno aderito sono passati da 219 a 249 (su 305 totali in Abruzzo) e questo incremento corrisponde a 50.000 potenziali cittadini. L’Abruzzo attualmente si pone al 15° posto in Italia per l’indice del dono, con una percentuale di consensi rispetto al totale delle dichiarazioni registrate presso i Comuni del 66,2. Anche in relazione a questi dati, si sono quindi succeduti gli interventi.

Il Sindaco e presidente regionale ANCI Gianguido D’Alberto ha sottolineato, tra l’altro: “Il valore della donazione è un fatto culturale, etico, morale, che riguarda il nostro appartenere ad una comunità, non solo qui ed ora ma strutturato, per proiettare la solidarietà oltre il tempo, oltre lo spazio; una solidarietà che ci consenta di leggere il dono come un qualcosa che sia vita, che alimenta la vita. Ecco perché quest’anno abbiamo voluto celebrare il dono day all’interno di un istituto scolastico, perché questi messaggi vanno rivolti soprattutto ai giovani, capaci di superare meglio una serie di incrostazioni, di pregiudizi, di difficoltà ideologiche, anche perché nessuno è libero quanto loro. Il protocollo di cui oggi celebriamo il primo anniversario, è stato sottoscritto non tanto da tre sigle ma da tre comunità istituzionali assieme all’ANCI, nella consapevolezza che per valorizzare il dono occorre costruire, creare, sviluppare e potenziare gli strumenti amministrativi. I Comuni sono centrali in questo processo, in questa filiera della promozione della cultura del dono, che consenta a ciascuno di poter esprimere attraverso il consenso questo sentimento straordinario. Per fare questo, è necessario che i Comuni siano formati, costruendo un rapporto tra la pubblica amministrazione e l’utente nel modo più sereno, empatico, sincero leale, interessato, approfondito. L’obiettivo è di aumentare il numero dei consensi alla donazione, garantendo vicinanza e supporto ai Comuni, soprattutto a quelli più piccoli, nell’attività di sensibilizzazione di cittadini, dipendenti e funzionari. In quest’ottica l’Anci lavorerà, tra le altre cose, per stimolare i Comuni alla necessità di abilitare i propri Uffici Anagrafe a raccogliere e registrare la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti da parte del cittadino”.

E’ intervenuta anche l’assessore all’anagrafe del Comune di Teramo, Pina Ciammariconi, la quale ha affermato: “L’invito che faccio è di immaginare di fare un regalo ai vostri amici e pensare di donare qualcosa che rimanga, sapendo quanto è bello donare la vita. Bisogna avere le giuste informazioni, quindi chiedete, non fatevi scrupoli e sappiate che se avete già fatto la carta d’identità e avete risposto No, potete ancora ripensarci”.

Gli altri interventi hanno centrato il punto sulla responsabilità, sull’impegno individuale ma anche sulla diffusione dei valori, rimarcando l’importanza della educazione alla solidarietà. Toccante, infine, la testimonianza di Eleonora Corona, trapiantata, che ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza offrendo la prova di un coraggio e di una sensibilità esemplari.