cgil
L’AQUILA – Lo scorso 28 agosto l’Azienda Sanitaria Locale di Teramo, per il tramite della Direzione Strategia aziendale, ha approvato e trasmesso alla Regione Abruzzo ed ai Consiglieri regionali il “PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA DELLA AZIENDA SANITARIA LOCALE DI TERAMO, EX ART. 2, COMMA 3, LEGGE REGIONALE N.9 DEL 23 MAGGIO 2024”, fotografando la situazione attuale e segnalando tutti gli eventuali rischi per le prossime scelte aziendali e regionali. Emerge un quadro preoccupante, rappresentato puntualmente dalla struttura coordinata dal direttore Di Giosia, che vede ancora una volta la nostra azienda locale fortemente penalizzata a livello regionale.
Già lo scorso dicembre in sede di approvazione della rete sanitaria regionale avevo denunciato come Teramo avesse rappresentato il bancomat da cui attingere, attraverso tagli lineari su tutti e 4 i presidi ospedalieri, a vantaggio di altri territori che avevano visto finalmente crescere l’offerta sanitaria dopo il periodo di commissariamento. Teramo relegata al ruolo di cenerentola d’Abruzzo con il complice silenzio degli ex assessori e consiglieri regionali di centrodestra: una vergogna contro la quale presentai decine di emendamenti puntualmente bocciati anche da colleghi della nostra provincia. Oggi scopriamo che tale disegno penalizzante era solo un’anticipazione del quadro ben più preoccupante contenuto nel piano di razionalizzazione”, commenta il consigliere regionale Dino Pepe. “È infatti la stessa Direzione strategica della ASL di Teramo a segnalare come “…a differenza della scrivente ASL, l’incremento del quale hanno beneficiato le altre aziende è stato ulteriormente maggiorato dal ripiano delle perdite…”. In parole povere le aziende sanitarie che hanno prodotto maggiori perdite alla fine hanno incontrato la benevolenza della Giunta Marsilio intervenuta per tentare di appianare i conti. In termini ancora più semplicistici sono i Teramani a pagare le spese per i servizi sanitari delle altre province, mentre vedono tagliati le spese nella nostra rete provinciale. Se da un lato finalmente tale drammatica situazione è stata denunciata dalla stessa Azienda Sanitaria, purtroppo temo che resterà invece il complice silenzio dei colleghi teramani del centrodestra incapaci di ribellarsi al diktat di un presidente di Regione che continua a curarsi fuori Regione”, continua il consigliere del Partito Democratico. “Ulteriore aspetto preoccupante, denunciato nella delibera 1700 del 28/8/2024 della ASL di Teramo, è “…la mancanza di assegnazione per investimenti: contrariamente a quanto accade per le altre Asl, la scrivente Azienda da molti anni non ha assegnazioni in conto capitale per gli investimenti…”; anche su questo aspetto Teramo continua ad essere penalizzata da una politica regionale, a guida Marsilio, incapace di avere rispetto per un territorio, per i suoi cittadini, per tutti gli operatori sanitari dei nostri presidi. Negli anni in cui si discute del nuovo Ospedale di Teramo, finalmente cade giù la maschera: ad oggi la Regione Abruzzo ha pianificato 0 investimenti per l’azienda della nostra provincia. Ce la faranno i colleghi del centrodestra, davanti ad un simile grido d’allarme, ad abbandonare logiche partitiche per prendere le difese del territorio che li ha eletti? Personalmente, ancora una volta darò battaglia con i colleghi di opposizione per far si che Teramo ed i Teramani abbiano la sanità che meritano” conclude l’ex Assessore Dino Pepe.