AVEZZANO – “Ale, come farò senza di te, con chi riderò, con chi piangerò, con chi farò le pazzie, con chi passerò la mia adolescenza, la mia vita? Da nove anni sei la mia vita, vola in alto patatina e pensami“. Sono le struggenti parole pronunciate tra le lacrime a metà del funerale dall’amica del cuore della 12enne morta mercoledì scorso nell’oratorio della chiesa parrocchiale di San Pelino, frazione del comune di Avezzano (L’Aquila), dopo essere stata travolta da un’altalena in legno sulla quale stava giocando. La funzione funebre si è svolta nella chiesa che è a poche decine di metri dal luogo della tragedia. Ad officiare il rito funebre è stato il vescovo dei Marsi, Giovanni Massaro, alla presenza di numerosi sacerdoti della diocesi, tra cui il giovane parroco di San Pelino, Antonio Allegritti, indagato dalla procura, in lacrime per tutto il pomeriggio, un amico di famiglia che ha battezzato la piccola vittima ed il resto della famiglia. Anche il vescovo Massaro, ha rivolto un pensiero ad Alessia nel corso dell’omelia. “Cara Alessia – ha detto – prenditi cura dei tuoi amici che tanto ti vogliono bene, sarai sempre nei nostri cuori ti hanno scritto, a te chiedo di vigilare sui bambini che soffrono in qualunque angolo della terra. Sono certo che appena sei arrivato in paradiso hai chiesto a Gesù di consolarli“.
Sono state migliaia le persone accorse per unirsi al dolore della famiglia di origini albanesi, madre, padre e figlia, perfettamente integrati e molto stimati. Tra la folla commossa e in lacrime, in prima linea tantissimi bambini con una rosa bianca in mano, l’amministrazione comunale di Avezzano al completo, ad eccezione del sindaco sospeso, Gianni Di Pangrazio, il presidente della Regione, Marco Marsilio, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. Presente anche una folta rappresentanza di albanesi abitanti della Marsica.
Ultimo momento struggente è stato quello delle colombe bianche fatte volare nel cielo al termine del funerale: non è sfuggito il fatto che una colomba è volata per poi riscendere e camminare verso il cimitero sotto il carro funebre – ANSA –

AVEZZANO – “È molto forte in questo momento il desiderio di fare silenzio perché solo il silenzio è il linguaggio del dolore, le uniche parole che salgono dal cuore davanti alla bara di Alessia sono delle domande. Domande sulla sua morte, sul perché il male si sarebbe accanito con tanta ferocia. Sul perché e sul cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo”. Sono le parole del vescovo dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro – come riporta il sito informativo Marsicalive.it – che ha celebrato il funerale di Alessia, morta a 12 anni nel parco dell’oratorio, travolta, mercoledì scorso, dall’altalena sulla quale stava giocando. Sul perché e sul cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo“. Sono le parole del vescovo dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro – come riporta il sito informativo Marsicalive.it – che ha celebrato il funerale di Alessia, morta a 12 anni nel parco dell’oratorio, travolta, mercoledì scorso, dall’altalena sulla quale stava giocando.
Una domanda – ha aggiunto il vescovo -: come può essere possibile un evento così tragico senza perdere l’amore della vita? Non è questa ferita troppo dolorosa per le nostre forze, lo strazio che proviamo troppo forte? Davanti a una vita spezzata a 12 anni viene solo da piangere. Si è orfani se si perdono i genitori, si è vedovi se si perde il coniuge. Non c’è parola che descrive quando si perde un figlio. Perché le parole non sono capaci di esprimere questo dolore“.
Alessia l’ho vista in foto – ha sottolineato – ed è bella e a detta di tutti disponibile, brava e pronta ad aiutare i compagni. In parrocchia si trovava bene ed era legata a don Antonio, che per lei era il prete più bravo. Noi dobbiamo avere la forza di bussare alla porta del Vangelo per recuperare un po’ di speranza“.
Secondo il vescovo “per noi la morte è una sconfitta irreparabile, solo colui che è morto può darci delle speranze per una morte come quella di Alessia. Cristo ha conosciuto e accettato il cammino della morte perché la nostra morte, la morte della piccola Alessia possa avere una speranza“.
Voi genitori – ha detto ancora – nella veglia pasquale del 2015, siete diventati figli di Dio. La fede può aiutarci ma è necessario rimanere uniti. Tutta la gente della Marsica che ben conosce la sofferenza si è stretta intorno a mamma Eda e papà Petrit, ora carissimi uniamoci e preghiamo insieme. Non dividiamoci perché la divisione non aiuta. Voi genitori continuate a custodire l’amore per la vita“.
Sono rimasto colpito dalla vostra compostezza – ha aggiunto il vescovo – e oggi abbiamo bisogno che voi diciate a noi che non bisogna perdere la speranza per la vita. Il ricordo di Alessia vi spinga ad amare ancora di più e a comprendere meglio le angosce e le sofferenze” – ANSA –

AVEZZANO – “Oggi i nostri sguardi, i nostri pensieri, le nostre preghiere e i nostri sentimenti sono tutti rivolti alla Casa del Padre, la Chiesa parrocchiale di San Pelino. Oggi è il tempo delle lacrime, dei ricordi teneri e dei saluti dolci per la piccola Alessia, bambina meravigliosa, dal sorriso indimenticabile. Tutti i servizi di cui hai bisogno per monitorare e gestire le tue finanze senza preoccupazioni. Da amministratore ma soprattutto da sanpelinese e da padre, assieme all’amministrazione tutta, mi unisco al dolore immenso che sta provando la famiglia“. Così il consigliere comunale di Avezzano, Ernesto Fracassi, delegato per la frazione di San Pelino, che ha partecipato assieme a tutta la Giunta e al consiglio comunale alle esequie di di Alessia, morta a 12 anni nel parco dell’oratorio, travolta, mercoledì scorso, dall’altalena sulla quale stava giocando.
Stiamo vivendo come comunità – ha spiegato – giorni drammatici: nostro dovere è quello di ascoltare, di esserci e di continuare a lavorare per la memoria e per il futuro. Alessia ci ha lasciato il dono dell’innocenza; dobbiamo essere presenti nel silenzio, nel rispetto delle lacrime e del crudo dolore. Esserci come concittadini, come vicini di casa, come amici in ogni forma e sostanza. Non ci sono parole o gesti che possano sanare il vuoto che si è spalancato, possiamo solo porgere il nostro cuore” – ANSA – foto di Abruzzo Web