Più bello, più grande, con macchinari di alta tecnologia uniti ai sapori tradizionali di sempre. Il ristorante fast food più amato e più frequentato della Provincia di Teramo, “La Piazza” del pluripremiato maestro dell’arte culinaria Vincenzo Di Bonaventura (nella foto premiato ad agosto con il premio “Amore per l’Abruzzo” dal Presidente della Provincia di Teramo) ha riaperto i battenti in via Savini (davanti a Cifoni) dopo una breve interruzione. E già dal primo giorno una lunga fila di amanti e fans del locale hanno esaurito tutti i prodotti in vendita.
Se stesse a Roma avrebbe già preso il premio “Fedeltà”. Se stesse a Milano avrebbe preso da tempo l’Ambrogino d’oro Vincenzo Di Bonaventura è un imprenditore che, in uno scenario generale in bilico tra stagnazione e recessione, ancora una volta investe sulla qualità e lancia un segnale di fiducia e di tenacia aprendo un nuovo locale nel cuore della città. . Perché Vincenzo Di Bonaventura è un imprenditore, ideatore, fondatore, lavoratore, del più noto e frequentato ristorante, pizzeria, self service, porta a casa, della Provincia di Teramo: “La Piazza”. A Teramo e Provincia nessuno ha un menù come il suo. Una persona umile, silenziosa, un lavoratore che si alza presto e va a dormire tardi, per garantire prezzi bassi e qualità ai suoi prodotti. E per questo è amato. Una persona buona che non nega un aiuto a chi ha bisogno. E lo fa senza foto e senza i selfie delle caritatevoli in pelliccia e i buoni in giacca e cravatta.. E’ un imprenditore che fa gli scontrini fiscali. Tutti. Una vera rarità nel settore. E, di conseguenza, è amato, rispettato. Infatti nessuno ha i suoi numeri spaventosi, nessuno ha la sua qualità nel rapporto con il prezzo, nessuno i suoi fans. Nessun ristorante ha così tanti abituè. Giovani, squadre, tanti anziani. Una cucina sempre di qualità nel rispetto delle ricette locali, sia nel gusto che nell’uso degli ingredienti. Molto di più di quanto ci si aspetterebbe da un locale volutamente semplice, “di strada”, dove tutti si sentono a casa di primo impatto. Diciamo subito che nel locale ristorante (troppo piccolo) si mangia tanto e bene, con pochi soldi. Menù sempre vari, con carni, pesce, contorni di vario tipo, pane sempre fresco. Troppo spesso manca la pizza bianca per accompagnare che da optional era diventato un must. E’ diventato oramai un locale di riferimento per il pranzo di molti lavoratori e luogo di incontro durante la pausa lavorativa, anche perché è possibile pranzare fino alle 15:00. Quando resta qualcosa. Il Venerdi buon pesce e frittura stellare, con ottimo rapporto qualità prezzo, da sottolineare . Di giorno, spesso, basta anche una portata sola, tanto sono abbondanti primi e contorni. Da premettere che conosco il titolare da oltre 30 anni perché è stato uno dei precursori della gastronomia teramana, e posso dire che se sono ancora cliente è perché, da sempre, la sua cucina è stata ed è apprezzata per la freschezza dei prodotti, la scelta delle materie prime. Il tutto contornato da uno staff di banconiste belle, sveglie, gentili e professionali. L’ ambiente è pulito, accogliente, l’atmosfera subito familiare. Una pecca grave (per me) c’è, ed è nei dolci e dessert che non rispecchiano la qualità dei primi e secondi. Manca, ma non per molto, il servizio “pranzo a domicilio”, vero boom nelle grandi città, già arrivato a Pescara, che sicuramente arriverà presto anche da noi. Un modo per facilitare chi lavora e dare ulteriore lavoro.