Così il gruppo consiliare “Centrodestra per S.Egidio” composto da Alessandro Forlini, Sirio Talvacchia, Daria Rosati e Fabiola Catena interviene sulle recenti dichiarazioni del sindaco in merito al sistema di videosorveglianza e sull’armamento del corpo dei Vigili Urbani, per fare chiarezza e dare una corretta informazione ai cittadini santegidiesi. “In merito al sistema di videosorveglianza, Romandini vuole prendersi dei meriti che non ha e come è nel suo stile afferma cose che non corrispondono a verità. L’impianto di videosorveglianza, è in funzione. Esso ha avuto un costo complessivo di 140.000 euro di cui 97.261 euro provenienti dai fondi PAR FAS Abruzzo 2007/2013, considerato che l’amministrazione Angelini aveva risposto ad un preciso bando, ed i restanti 42.739 euro a carico dell’Ente. A cosa si riferisce quando parla di spesa di 200.000 euro? Esso è stato realizzato e collaudato dalla ditta santegidiese Centro Impianti SAS di Fioravanti Piero nei tempi prestabiliti ed è stato consegnato ai Vigili Urbani. Coordinatore della sicurezza in fase progettuale ed esecutiva è stato il geom. Simone Cianchella, attuale consigliere di maggioranza Forse l’unica cosa di cui necessiterebbe è un aggiornamento software. Per quanto concerne l’armamento dei vigili, con le pistole acquistate nel 2002 dalla giunta di centrosinistra (17 anni fa e non 10 come dichiarato dal sindaco causa forse una lieve amnesia), il centrodestra pone un’attenta riflessione, auspicando prima una presenza sul territorio dei vigili, prolungando il servizio anche oltre le 19.30 e nei giorni festivi, che possa giustificarlo e motivare il maggiore aggravio economico per l’Ente. Invitiamo Romandini ad un maggiore senso di responsabilità, a prendere in mano l’agenda organizzativa ed iniziare a lavorare per il bene della comunità, gonfalone permettendo. Finora infatti solo “chiacchiere e distintivo”.