Per il sesto anno la rubrica Wild man in onda le domeniche alle ore 13.40 nel programma l’Arca di noè ( mediaset tg5 canale 5), viene confermata visto l’interesse dei contenuti in essa proposti. L’Arca di noè a cura della giornalista Maria Luisa Cocozza, è uno dei programmi televisivi più seguiti che trattano tematiche inerenti agli animali. Giovanni Granati ha fatto conoscere al pubblico che segue la suddetta rubrica, la falconeria e tutti gli animali ad essa collegati; negli ultimi anni, spiega Granati, ho avuto la possibilità di visitare falconieri ed educatori animali in tutto il mondo con cui ho instaurato rapporti e relazioni che durano tutt’ora. Ho cercato di rispettare una linea logica storica partendo dai nomadi del Kazakhstan, dove l’antica arte e nata 5000 anni fa, spostandomi per le steppe del centro Asia tra kirghistan, Mongolia, per poi raggiungere le popolazioni Arabe, ospite di Sceicchi e Sultani. In Europa, dove la falconeria ha trovato la sua maggior espressione artistica e culturale, ho avuto la possiblità di condividere attimi con i principali falconieri Italiani; e poi in Spagna, Francia, Inghilterra e Grecia; in quest’ultimo stato ho lavorato con un falconiere locale per un documentario in prossima uscita per il National Geographic. Nell’ultimo anno mi sono concentrato sul territorio Nord Americano, anche per concretizzare un ambizioso progetto che vede la collaborazione di Università, veterinari, biologi e falconieri internazionali: utilizzare l’antica arte della falconeria per la reintroduzione dei rapaci selvatici feriti, attraverso le moderne tecnologie. Ho creato una metodologia di allenamento applicabile ai rapaci trascritta interamente in un manuale in pubblicazione con la casa editrice Canadese Hancock, la più famosa sul panorama documentaristico a livello mondiale. Il programma è in prossima uscita su una rivista scientifica internazionale per assumere così valore e prestigio anche a livello scientifico. Ho avuto la possibilità di presentare il progetto Flyboost (nome del metodo di allenamento) nei principali stati degli USA facendo numerosi meeting con falconieri, biologi e veterinari locali. Ed è così che sono passato per il peregrine Fund in Idaho, la famosa associazione nata ad inizio anni 70 che ha salvaguardato il falco pellegrino Americano dal rischio estinzione, nello Utah, in California attivando una collaborazione con il California hawking Club per la reintroduzione delle Aquile reali con il metodo di allenamento studiato, in Colorado, Alabama, Florida e Tennessee. Ed è proprio in quest’ultimo stato che inizia l’avventura della nuova stagione di wild man, in onda questa domenica (8 settembre) su canale 5. Nel mese di aprile ho visitato il centro “reflection Riding” nella città di Chattanooga per uno dei mie meeting di presentazione, spiega Granati, incontrando il Biologo Taylor Berry che si occupa della cura e della salvaguardia dal rischio estinzione del lupo Rosso Americano, il vero lupo nativo del territorio. Taylor mi ha spiegato che ne esistono solo 27 in ambiente selvatico e che il centro per cui lavora è l’unico che si occupa di riproduzione e reintroduzione in natura.
Continuerò anche quest’anno a visitare falconieri ed educatori in tutto il mondo, riportando con me le immagini di incredibili avventure con personaggi eccezionali. Ho già fissato per il prossimo anno due meeting importanti a cui partecipare: il primo in Texas dove esporrò il progetto davanti ad esperti nel settore della reintroduzione ed il secondo a primavera durante il meeting internazionale del peregrine fund. Inoltre entro fine anno è prevista l’uscita del manuale e del film documentario “Overland Falconry” che è stato girato in Abruzzo tra la fortezza di civitella del tronto e la rocca di calascio, teatri delle wild experience , appuntamenti mensili dove le persone anno l’opportunità di osservare il volo dei rapaci Falcong al massimo delle loro capacità.