TERAMO – “A ogni nuova striscia blu tutti impazziscono in città, figuriamoci ora che siamo in pre-campagna elettorale e, visto che nessuno parla di quello che servirebbe a Teramo ma solo di quello che conviene, proviamo a dire la nostra sulla questione che, probabilmente, si tira avanti da quando i vecchi fenici di Petrut dovevano lasciare il carro sotto al fiume e gli facevano pagare una tassa”. Non basta l’ironia ai militanti della Casa del Popolo Teramo, per entrare nel dibattitto acceso e attualissimo dei nuovi parcheggi a pagamento in città, anzi ne fanno un’analisi diffusa puntando il dito e il loro punto di vista, sulle conseguenze sociali delle scelte.
“DISUGUAGLIANZA SOCIALE – Per ovvi motivi se io sono ricco arrivo a piazza Dante, parcheggio a pagamento e faccio ciò che voglio con notevole risparmio di tempo e pazienza, mentre se vivo dello stipendio e manco ci esco, per qualsiasi motivo dovrò venire in città con il mio mezzo di locomozione, perderò mezz’ora a cercare un parcheggio non a pagamento, se lo trovo, con notevole dispendio di tempo e pazienza, oltre al maggiore grado di inquinamento. E questo è un fatto in cui chiunque si potrà riconoscere e ci sembra evidente come non sia propriamente bello, anche perché queste piccole differenze sono il punto di partenza per un altro problema:
CENTRIFICAZIONE – Quando tutti i servizi di una determinata area costano troppo per la classe lavoratrice (affitti, parcheggi, bar, ristoranti, locali etc), questa non potrà più frequentare quell’area, lasciandola a chi se la può permettere. Un fenomeno famigerato che ha colpito diversi quartieri proletari delle grandi metropoli in tutto il mondo, ma anche i piccoli centri di provincia come la nostra, isolando il centro storico dal resto della città. Il processo a Teramo ci sembra sia già partito; davvero vogliamo perdere l’autenticità popolare che da sempre caratterizza la nostra meravigliosa città? Ovviamente i parcheggi non sono il problema principale, ma fanno parte di questa tendenza, anzi dover pagare sempre e caro per lasciare l’auto ci porta da tutta altra parte:
PIANO D’ACCIO – Il centro commerciale Gran Sasso lo vogliono far diventare il nuovo polo d’attrazione della città, secondo una logica palese: ricchi e borghesi in centro a fare gli aperitivi e le compere, la povera gente a Piano d’Accio al centro commerciale, sushi senza limiti e fast food. Gli speculatori del mattone hanno una vera e propria ossessione per le aree poco edificate (si pensi allo stadio e alla sua gestione, ndr). Ma state tranquilli, loro e i loro amici vanno in centro a mangiare e a discutere. Ma come facciamo a combattere questa gente e questa tendenza?
SCEGLI LA VITA – Noi i parcheggi li paghiamo pure: ambientalismo, condivisione dei mezzi inquinanti, siamo d’accordo con tutte queste cose, però ce li dovete far pagare di meno. Noi vogliamo continuare a venire in città, ma non possiamo spendere 5 euro di parcheggio ogni volta. Il parcheggio all’ospedale ce lo ricordiamo tutti: ancora oggi chi deve andare con l’auto in ospedale, se non ha soldi da spendere, fa il giro del mondo per parcheggiare gratis e spesso poi ci trova la multa. All’ospedale il parcheggio privato costa caro, troppo. Abbassate i prezzi dei parcheggi, la soluzione attivata per le strisce blu della stazione, che costavano 2 euro tutta la giornata, è buona, replichiamola. Se proprio non si può fare per i parcheggi dentro la mura, almeno i grandi parcheggi di San Francesco e San Gabriele sfruttiamoli così. Oppure potremmo addirittura osare:
I MEZZI PUBBLICI – Sembrerà incredibile ai più, ma nella maggior parte dei centri urbani del mondo c’è un servizio di trasporto pubblico che permette alle persone di muoversi, inquinando poco e pagando poco. Qui a Teramo serve solo per i ragazzi che vanno a scuola e per gli anziani che vanno all’ospedale o al cimitero, anche se gli anziani devono fare diversi cambi. Se a Teramo ci fosse un servizio di trasporto pubblico (pubblico, non privato) degno di questo nome, il problema dei parcheggi sarebbe molto meno sentito e allo stesso tempo se io vengo in città con l’auto da lontano avrei la possibilità di parcheggiarla e poi muovermi con i mezzi, per esempio”.
“Speriamo di aver aggiunto qualcosa al dibattito sulle strisce blu in città ci teniamo a ricordare che in ogni caso è una moda, quella dell’aumento degli stalli a pagamento, che hanno seguito tutte le amministrazioni comunali degli ultimi decenni, quindi – conclude Casa del Popolo rivolgendosi agli esponenti politici cittadini – abbiate rispetto di chi vota e non prendetelo in giro con dichiarazioni acchiappavoti. Inoltre, in questa breve disamina ad ampio spettro, abbiamo elencato una serie di guai che affliggono la nostra città; di nuovo: decentramento a Piano d’Accio (terreni pubblici-project financing-speculazioni private) / parcheggio ospedale (ancora, esigenze pubbliche-speculazioni private) / sistema di trasporto pubblico (e tre, esigenze pubbliche-servizio privato). Le privatizzazioni arricchiscono pochi e depauperano la vita di tutte e tutti, il profitto a tutti i costi sta distruggendo il nostro mondo. Possiamo stare meglio tutte e tutti se stiamo tutti e tutte bene”.