L’AQUILA – Questa mattina il Delegato regionale del WWF Abruzzo ha inviato la lettera che segue al Presidente del Consiglio regionale e a tutti i Consiglieri regionali della Regione Abruzzo in merito alla proposta di legge n. 135/2020 recante “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 18/1983 e n. 11/1999 e misure urgenti e temporanee di semplificazione in materia urbanistica”.

Egregi Consiglieri,  

domani, mercoledì 5 agosto 2020, approderà alla Vs. attenzione in Consiglio regionale la proposta di legge in oggetto.  

Ad avviso dell’Associazione scrivente si tratta di una proposta di legge sbagliata nel metodo, nei contenuti e nei tempi.  

È sbagliato intervenire in una materia così delicata come la pianificazione urbanistica attraverso provvedimenti spot. La materia impone una fase di confronto e condivisione per giungere a riforme di settore serie che tengano conto degli effetti di quanto si intende autorizzare. Ipotizzare soluzioni temporanee – che poi temporanee sono solo all’apparenza – in un settore che trasforma lo spazio fisico è di per sé una contraddizione. 

L’Abruzzo ha effettivamente l’esigenza di una riforma della sua legge urbanistica che risale a quasi 40 anni fa. Ma ha bisogno di una vera riforma che prenda atto delle mutate esigenze sociali, abitative e lavorative e che vada nella direzione di conservare le aree che non sono già state cementificate attraverso un piano di consumo zero del territorio nonché di riqualificazione e razionalizzazione dell’esistente.  

Una situazione di emergenza va sì affrontata con interventi straordinari, ma senza utilizzarli come grimaldello per far passare nuovi assalti al paesaggio e al corretto sviluppo di città e paesi.  

Trincerarsi dietro l’emergenza CoViD-19 per consentire le ennesime deroghe alla tutela dell’ambiente è un vero controsenso e suona quasi offensivo per chi ha pagato un prezzo altissimo in questa fase. La giusta volontà di accelerare i percorsi di riavvio delle attività economiche e commerciali non può tramutarsi nel sacrificio dei beni comuni di tutta la società e, attraverso condoni malcelati, nel premiare chi agisce in deroga alle leggi a scapito di quanti le leggi le hanno giustamente rispettate.  

L’Abruzzo in questi ultimi anni ha già pagato un prezzo altissimo proprio per gli errori del passato nella gestione del territorio. Insistere nella deregolamentazione del settore non farà che creare le condizioni affinché queste situazioni tornino a ripetersi nel futuro.  

Sono veramente tante le previsioni sbagliate contenute nei 13 articoli che compongono questa proposta di legge e sarebbe stato anche utile un confronto nel merito, ma con una proposta nata dal nulla e portata in approvazione il 5 di agosto qualsiasi possibilità di reale confronto viene meno: è venuto sicuramente meno nella società civile, ma ci sembra che non potrà essere garantito neppure ai singoli Consiglieri chiamati ad approvare norme di tale importanza senza i dovuti approfondimenti.  

Vi rivolgiamo quindi un appello affinché non votiate questa proposta e poniate le condizioni per avviare un momento di ascolto, facendoVi garanti del diritto dei cittadini abruzzesi di confrontarsi su argomenti tanto importanti. Siate effettivamente rappresentanti di tutto il popolo abruzzese rivendicando in pieno l’alto compito che questo Vi ha assegnato.  

Ringraziando per l’attenzione, inviamo cordiali saluti – Filomena Ricci, Delegato WWF Abruzzo