TERAMO – Ancora un lavoratore morto sul suo posto di lavoro. Secondo le prime ricostruzioni degli organi d’informazione, un autista di betoniera, Giuseppe Di Vittorio, 56 anni di Montefino è morto sul colpo dopo essere finito in una scarpata nei pressi del cimitero di Castiglione Messer Raimondo, sulla 365 della Valfino. Sul posto sono arrivati subito i soccorsi ma purtroppo i traumi riportati dal lavoratore sono risultati fatali.
CGIL, CISL e UIL esprimono tutta la loro vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia del lavoratore.
Ma, la drammatica realtà, è che ci troviamo ancora una volta davanti all’ennesimo infortunio mortale che ha funestato la nostra provincia, in un contesto nazionale non meno coinvolto da fatti simili. Anche se quella di oggi è una vicenda ancora tutta da accertare, con una dinamica che appare quella di uno sfortunato e drammatico incidente stradale, nulla toglie alla gravità di quanto avvenuto. Anzi, deve costringerci a ampliare le vedute in tema di sicurezza, che va naturalmente allargata anche allo spazio esterno nel quale operano mezzi come questi oltre alle condizioni di sicurezza tecniche e di portata degli stessi.
Sono settimane che le OOSS hanno intensificato la loro azione di protesta e sensibilizzazione ritenendo necessario passare all’azione e che venga sviluppato e condiviso una piano strategico nazionale e provinciale, su salute e sicurezza sul lavoro, che oltre alla denuncia si trasformi in proposte concrete e condivise, percorso troppo assente nel nostro paese. Per questo la proposta di un patto per la salute e sicurezza, sul piano nazionale e territoriale, oggi non è più rinviabile.
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