Come abbiamo potuto vivere senza ? Come non lo sapete ? Cioè anche voi ve lo siete perso ? #Manon cipossocredddere. Volete dirmi che non c’eravate anche voi tra l’immensa folla di 9  persone che, nei giorni scorsi, a Teramo, si proprio a Teramo, ha vissuto un evento mondiale. Di natura culturale, sociale, umana oltre che pseudo politica. L’uscita pubblica, dell’Associazione “Rigenerazione Democratica”. Fate i bravi. Mò non cominciate a ridere, per favore. Udite udite udite, per questo evento straordinario  è giunta a Teramo la ex Ministra PD Paola De Micheli. Un fantastico curricula. La fama la precede. Non solo è ritenuta la peggiore ministra del dopoguerra. Si l’unica peggio di Toninelli. La bulla de noantri , quella responsabile dei trasporti  che diceva che “E’ Impossibile sapere se il virus si diffonde su pullman e bus”. Si proprio quella  già commissario per il sisma che sosteneva che “la responsabilità della mancata ricostruzione è dei cittadini”. No, non girava con un cappuccio in teste per la vergogna, quella che ai terremotati (anche teramani) diceva “La gente non  rifà casa perché preferisce andare a vivere al mare”. Ma si è vero, non è una bufala, è venuta veramente. No, senza cappuccio. Senza vergogna. Quella tipa che sosteneva che per la ricostruzione  era tutto fatto, mostrando foto e vomitando promesse. In pratica copiando Valdo l’innominabile.   Non c’ero ma ho visto le foto di questa signorotta che passeggiava per Teramo. Si era lei , abbracciata al suo fustacchione,  dai modi impacciati, completamente oscurata dal prossimo presidente della Regione . Si era lei, no senza cappuccio, l’italiano insicuro, che grazie a un’aurea di mediocrità, da addetta nell’agricoltura, ha raggiunto ruoli della politica. Stiamo parlando di Paola De Micheli, l’enfant prodige del poltronismo italiano. Piacentina, come Bersani, ne diventa assistente. E gli è così tanto riconoscente che nel 2014 si butta nelle braccia (politiche) di Renzi. Che Matteo sarà pure quello che è, ma in quanto a scelta della compagnia ha un certo gusto.

Lei , adattissima al momento di azzeramento di ogni valore, senza amici, ne nemici, anzi, nel suo stile tutti amici, si lei, stringe patti con inchiostro simpatico e un occhiolino ammiccante come viatico per una poltrona. Pure nel sottobosco dei mediocri. Ora dai diciamolo. Dai su ammettiamolo. Siamo sinceri, comprendiamola. Una così deve essere andata in sollucchero quando le si è parato di fronte un marcantonio come Giorgione che ha voglia di fare . Si può capire, la soddisfazione, il compiacimento e il godimento di vederselo li davanti Giorgione, che lusingava la propria vanità invitandola nella sua città. La capisco. Che doveva da fà ! Una così che può passare una giornata con  il Raul Bova teramano, un ragazzone così, bello, forte, elegante, con quei jeans attillati che gli mettono in evidenza la strabordante natura. E’ ovvio che a Teramo ci è venuta di corsa. Molto volentieri.

E così, da oggi, Giorgio “Guevara” D’Ignazio è responsabile abruzzese del movimento – naturalmente culturale – “Rigenerazione”, di appoggio al Partito Democratico, che vuole “immaginare un nuovo futuro per le persone”. E chi lo dubitava. Le persone al promo posto. Non solo a Teramo. Ma anche in Abruzzo e pure in Italia e pure in Europa. Giorgione europeo ci mancava!!  Basta rostelle e birrette . A better European future, for all.

Abbandonato al suo destino post ideologico Paolo Lenin che, eddai su, pure nel PD, era veramente troppo. Ancora memore del forte dolore nelle terga di quando frequentava Paolo l’eremita, che gli sussurrava “Giorgio stai tranquillo”. Abbandonato dal partigiano Marco Bacchionin, che davanti al monumento alla resistenza ha preferito un contro rivoluzionario panino con la porchetta alla canzone “Bella ciao”. Fattosi apporre nei mega uffici dei “demo rigeneratori per il bene del popolo” due gigantografie, una di Mao Zedong l’ideologo, e l’altra della De Micheli in bikini, l’ispiratrice,  ora riceve i primi clienti. Il più pronto è stato Don Giulio Rodrigo Sotaneli de la Vega che vorrebbe allearsi al PD a Roseto per battere Tomasso cutarolo che si alleerà con la destra. Ma il suo candidato non piace. E così fa incetta di vasetti di vasellina. E’ il famoso “Unguento de l’Eremita”, quello originale, consigliato da Paolo . Già in fila anche Dodo il Grifo che punta tutto su quei baffetti da sparviero che fanno impazzire le milf.

Ma fino, ad oggi, nel sacco porta in dote solo quelli delle promesse non mantenute e dagli inchiappettati . Mentre ancora non suona alla sua porta qualcuno che possa ridare luce, merito, dignità e un pizzico di speranza alla nostra città martoriata. Aspettiamo . Per il bene del popolo, ovviamente