Nella conferenza stampa del 03/06/2020, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Avv. Giuseppe Conte, cita espressamente la linea ferroviaria Roma – Pescara e la inserisce tra i progetti infrastrutturali da potenziare. Torna nelle popolazioni delle aree interne dell’Abruzzo la speranza che qualcosa possa muoversi veramente.
Tale tratta ferroviaria è stata da tutti riconosciuta non adatta alle esigenze di oggi. Si pensi alle difficoltà dei viaggiatori, che, spesso, non possono fruire di tale trasporto per la criticità degli orari e delle corse, specialmente da Avezzano per Pescara e viceversa. Il COVID 19 ha ulteriormente aggravato il problema. Ora che si comincia a viaggiare di nuovo, tanto per fare un esempio, da Avezzano per Pescara il primo treno è alle ore 06:30, dopodiché si va a finire alle ore 12:47. La sera, da Pescara l’ultimo treno per Avezzano è alle ore 17:15 ed effettua tutte le fermate, impiegando circa 3 ore; dopo tale ora, ben quattro treni, sempre da Pescara, terminano la corsa a Sulmona e chi deve tornare ad Avezzano si arrangi pure. Ora, è chiaro, per raggiungere la costa adriatica dalla Marsica e fare ritorno, non basta una giornata. Giorni fa, nel TGR Abruzzo, un operatore turistico della costa faceva appello agli abitanti di Avezzano e di Tagliacozzo perché tornassero a trascorrere le vacanze nelle belle spiagge adriatiche. Mi si dica come si possa raggiungere il mare, anche in giornata, con questi orari?
Il Premier Conte ha parlato di alta velocità anche per questa linea. E, veramente, c’è bisogno di velocizzarla, anche perché potrà avere una grande utilità per raggiungere Roma o Pescara, città già attraversate da altri treni veloci.
Il trasporto ferroviario è di fondamentale importanza per rilanciare l’economia, il turismo, le relazioni sociali, la cultura, il mondo del lavoro tutto. Da diversi anni, gli studi molto apprezzabili, per competenza tecnico-scientifica, dell’Ingegnere Antonio Nervegna e del Dott. Euclide Di Pretoro hanno illustrato l’importanza della portualità intermodale trasversale e della ZES per rilanciare i porti abruzzesi e le aree interne, inserendoli in un contesto attualmente globalizzato. Non ci vuole molto a comprendere che, realizzando questi progetti, di conseguenza, occorre potenziare e ammodernare ferrovie, autostrade e strade. Le vie del mare devono essere strettamente connesse con quelle terrestri, soprattutto ferroviarie.
Non è più possibile continuare ad accumulare ritardi pluridecennali sulla Roma – Pescara, a meno che non si voglia tenere in piedi una struttura anacronistica, che finisca per non servire più a nessuno. E’ mai pensabile che da Roma si possa andare a Milano in 3 ore o poco più, per una distanza di quasi 500 Km, e da Roma – Pescara quasi 3 ore e 30 minuti, per una distanza di 240 Km, cioè la metà?
Tutti ci auguriamo che questa sia la volta buona per vedere il nostro amato Abruzzo inserito in un contesto che possa dirsi veramente adeguato ai tempi.
Aurelio Cambise