ROMA – Le parole del Presidente Conte sulla cosiddetta “fase 3” sono state, come sempre, sagge e lungimiranti. La fase acuta dell’emergenza sanitaria per fortuna ce la siamo lasciata alle spalle, grazie anche all’impegno e ai sacrifici di tutti i cittadini abruzzesi, ma ora dovremo affrontare ancora mesi difficili. Purtroppo questa sciagura planetaria ha colpito in Italia e in Abruzzo un tessuto economico e sociale già molto fragile, lacerato anche da decenni di mala politica. Ma se avremo la forza di guardare avanti e superare questo difficile momento, come ho già detto altre volte, potremo costruire un futuro diverso per il nostro territorio.
Il mio è un vero e proprio appello a tutti i cittadini abruzzesi, uniamo le forze per la rinascita dell’Abruzzo. Con il Decreto rilancio, oltre a continuare a proteggere le fasce più deboli della popolazione, iniziamo anche a porre le basi per l’Abruzzo che vorremmo.
Tra le altre cose: stanziamo altri soldi per rafforzare il sistema sanitario pubblico, cerchiamo di far riemergere il lavoro nero che purtroppo rappresenta per noi una vera piaga, prevediamo un sostegno a fondo perduto per le imprese con ricavi non superiori a 5 milioni di euro che hanno subito perdite superiori al 33%, sosteniamo l’export, iniziamo ad intervenire sul fisco con numerose agevolazioni, stanziamo fondi per la ricerca, per le start-up innovative, e prevediamo un ecobonus/sismabonus al 110% per far in modo che le famiglie possano ristrutturare le proprie case senza alcun costo, ma con grandi benefici per tutta la collettività, oltre che per il settore edile. So bene che i nostri piccoli imprenditori hanno problemi di liquidità e che non sempre hanno avuto il supporto delle banche in questi mesi, ma speriamo che le cose vadano meglio con le modifiche che abbiamo apportato al Decreto liquidità, che presto diventeranno definitive con l’approvazione del testo anche al Senato.
Ora per chiedere il finanziamento basterà un’autocertificazione, e inoltre abbiamo esteso la garanzia pubblica sui finanziamenti da 25 a 30 mila euro, ampliando allo stesso tempo il periodo di restituzione a 10 anni (non più 6) con contestuale riduzione del tasso di interesse. Sopra i 30.000 euro e fino agli 800.000, invece, il prestito avrà durata massima non più decennale, ma trentennale, e se già è stato erogato potrà essere rinegoziato. In aggiunta, sono sospese le segnalazioni delle sofferenze nei pagamenti alla centrale rischi, e la platea di chi potrà richiedere la sospensione dei mutui prima casa verrà estesa ai piccoli imprenditori, commercianti e professionisti, affinché nessuno sia lasciato indietro.
Per tutelare i professionisti e i lavoratori in cassa integrazione, invece, sarà necessario rendere più celeri i pagamenti, anche aggirando le Regioni che hanno creato non pochi problemi nella prima fase. Ora, nonostante la mole enorme di domande, sembra che le pratiche stiano procedendo con meno intoppi. Voi continuate a segnalarci ogni problema o difficoltà, perché le vostre preoccupazioni sono le nostre preoccupazioni, ma non dobbiamo mai lasciarci sopraffare dalla rabbia e dallo sconforto perché abbiamo bellezza, ingegno, forza e gentilezza: il Movimento 5 stelle non si arrende, anzi, l’Abruzzo non si arrende.
On.le Valentina Corneli