TERAMO – Acquistare il Palazzo ex Banca d’Italia, oggi occupato dal Comune di Teramo a seguito del terremoto del 2016 e fino a quando la sede municipale di Piazza Orsini, al momento inagibile, non sia riqualificata, per poi poterne fare un museo. E’ quanto propongono i Consiglieri comunali del gruppo ‘ Cittadini in Comune’ Osvaldo Di Teodoro, Giovanni Luzii e Ivan Verzilli che sull’argomento hanno consegnato un’apposita mozione da discutere in Consiglio. Nel documento si premette che il Comune di Teramo ha avuto in comodato d’uso gratuito, senza oneri a carico della collettività, fino alla fine del 2020, ma dal 2021 la Banca d’Italia ha consentito la prosecuzione del suo utilizzo con contratto di locazione. “Il Comune ha accettato tale proposta e ha stipulato un contratto oneroso, della durata di anni sei, avente un canone annuo di locazione pari ad € 95.208,00, oltre alla cauzione pari a tre mensilità (pari ad un importo complessivo di € 23.802,00); – viene precisato nella mozione – che, pertanto, nelle due annualità 2021 e 2022 la collettività ha dovuto sostenere, in favore di altro Ente di diritto pubblico quale è la Banca d’Italia, spese di affitto per oltre duecentomila euro, alle quali dovranno aggiungersi altre centomila euro per ciascun anno nel quale il Comune continuerà a permanere nella struttura, fino a quando la sede municipale di Piazza Orsini non sia stata riqualificata (grazie ai fondi governativi già stanziati prima dell’inizio della presente consiliatura e pari ad € 7.597.153,22)”.
Nella mozione il gruppo consiliare ‘Cittadini in Comune’ ricorda che “con Deliberazione della Giunta comunale di Teramo n. 34 del 02.02.2021 si è statuito in particolare, oltre all’autorizzazione alla sottoscrizione del contratto di locazione in parola, ‘di richiedere, contestualmente alla stipula, alla Banca d’Italia di avviare le trattative per l’acquisto dell’immobile di che trattasi con la formula RENT TO BUY, richiedendo formale proposta di vendita con specifica delle condizioni e del prezzo dell’immobile, al fine di una successiva valutazione di acquisto valutando l’opportunità di integrare lo schema di contratto allegato con apposita condizione in proposito'” e si chiede, quindi di “voler dare sollecito avvio a tutte le attività amministrative propedeutiche all’acquisto del Palazzo ex sede della Banca d’Italia, ubicato in Via G. Carducci e onerosamente locato dal Comune di Teramo, sia al fine di ridurre il peso economico che la collettività sopporta per l’utilizzo dello stabile, sia al fine di poter disporre di uno dei palazzi più prestigiosi del centro cittadino, dotato di particolare pregio architettonico, al fine di poterlo utilizzare quale sede espositiva permanente, ubicazione ideale per un museo che ambisca ad avere rilievo nazionale ed internazionale, sulla scia di quanto realizzato dalla città di Pescara nel 2021, laddove sono stati inaugurati sia il ‘Museo dell’Ottocento’ nel Palazzo ex sede della locale Banca d’Italia, sia l’’Imago Museum’ nel Palazzo ex sede del locale Banco di Napoli” e di procedere con ogni sollecitudine all’avvio delle trattative per l’acquisto del Palazzo di via Carducci, individuando gli opportuni stanziamenti di bilancio.