In questi ultimi giorni abbiamo letto alcune critiche sollevate da un’organizzazione locale in merito al “Salvafratino Abruzzo”, il progetto di monitoraggio del Fratino sulla costa abruzzese promosso dall’Area Marina Protetta Torre del Cerrano con il WWF Abruzzo e che vede l’adesione di tanti volontari di Comitato Nazionale Conservazione del Fratino, Coop. Cogecstre, Guide del Borsacchio, Guide del Cerrano, IAAP – Istituto Abruzzese Aree Protette, Legambiente Abruzzo, ProNatura Abruzzo, Guardie Giurate Volontarie WWF Abruzzo e WWF Abruzzo e di singoli appassionati.
Il più delle volte si fa fatica a comprendere cosa viene rimproverato al Progetto Salvafratino Abruzzo: le procedure seguite – coordinate da un ornitologo con esperienze sulla specie – sono quelle che vengono adottate da anni nel resto d’Italia, sono puntualmente comunicate da almeno 10 anni agli enti competenti (che ad oggi non hanno sollevato alcuna obiezione, anzi in alcuni casi vi hanno preso parte), sono riportate in documenti ufficiali della Regione Abruzzo.
Polemiche del genere non servono a nulla (e infatti non stanno portando a nulla), ma rendono solo più problematici gli interventi per la tutela del Fratino generando confusione negli enti preposti.
Spiace soprattutto vedere denigrare il lavoro dei volontari che meritano sicuramente maggiore rispetto e che dovrebbero essere ringraziati per quanto fanno.
Questa è la prima e ultima volta che tratteremo questo argomento con queste modalità.
I problemi dei fratini sulla costa abruzzese sono le pulizie meccaniche delle spiagge, i cani vaganti, gli atti vandalici, la mancanza di controlli: preferiamo impegnarci su questi aspetti che cercare spazi di visibilità polemizzando continuamente sul nulla.
Come sempre ricordiamo che il Progetto Salvafratino Abruzzo è un progetto aperto a tutti e che chiunque voglia lavorare concretamente per la tutela del Fratino è il benvenuto.