TERAMO – Il 10 gennaio riapriranno le scuole in Abruzzo, come disposto dal Presidente della Regione Marsilio, non senza qualche preoccupazione creata dall’alto numero di contagi da Covid 19 e dallo spauracchio della variante Omicron che sta facendo schizzare in alto i dati sulle positività. C’è chi pensa di rinviare la ripresa delle lezioni e di questo si sta discutendo sul tavolo nazionale e chi pensa di avviare una campagna di screening di massa della popolazione scolastica, per garantire personale e studenti e, soprattutto, salvaguardare la continuità. “Sulla riapertura stiamo attendendo le decisioni del Governo – ha commentato il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto -, noi stiamo lavorando per la ripresa del 10 gennaio, per poterla effettuare in sicurezza. Sull’ipotesi dello screening i sindaci sono in prima linea e si rendono disponibili per mettere in campo l’organizzazione, ma a decidere saranno i referenti Covid delle Asl, i team operativi del generale Figliuolo e l’Ufficio Scolastico Provinciale. E’ necessario, però, che la Regione metta a disposizione delle Asl il personale sanitario che dovrà effettuare lo screening, oltre a verificare il numero di tamponi disponibili per monitorare tutta la popolazione scolastica”.
“Non si può sempre chiedere l’impegno ai sanitari – incalza D’Alberto – ma è necessario che ci sia il coinvolgimento di tutti. Senza personale e senza tamponi lo screening non si può fare e di questo si sta discutendo anche a livello governativo”. Si potrebbe, comunque, posticipare la chiusura delle scuole a fine giugno e anche su questo il Governo sta ragionando.
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