Il 3 dicembre si celebra la Giornata internazionale delle persone con disabilità. In particolare le associazioni sono attive per ricordare i diritti negati e le tante cose da fare per rendere davvero la nostra società più inclusiva e con pari opportunità per tutti. In Italia sono tante le ingiustizie e le criticità riscontrate da chi vive sulla propria pelle una condizione di disabilità, che sia motoria, intellettiva, oltre che sensoriale, relazionale -comportamentale. Le associazioni, quelle nazionali ma anche quelle più piccole costituite da poche famiglie, che si battono per tutelare le persone disabili ricordano alle istituzioni che prima di tutto bisogna abbattere il principale ostacolo che è costituito dal silenzio e dai pregiudizi che gravitano colpevolmente intorno alle fragilità e diversità dei soggetti non autosufficienti.

Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità l’assessore al sociale Pietro Quaresimale  ricorda che “la questione della  disabilità deve essere centrale nell’agenda politica , ma deve essere anche oggetto di attenzione e di intervento da parte della collettività. Non solo oggi che è la Giornata internazionale delle persone con disabilità, ma tutti i giorni” .

Con il nostro impegno attuiamo politiche di inclusione in grado di mettere in condizioni le persone disabili di concorrere alla crescita  economica,  sociale e culturale del paese. A questo deve affiancarsi il  lavoro di una  collettività  cosciente che realizza con la quotidianità una  società capace di accogliere e inserire tutte le persone in difficoltà. La strada dell’ inclusione  è lunga ma dobbiamo avere il coraggio di intraprenderla con passo spedito” .

La pandemia di Coronavirus dal 2020 ha inoltre scoperchiato e reso evidenti agli occhi di tutti i tanti aspetti che da tempo le famiglie con persone disabili c L’assessore Quaresimale per questo  ha personalmente presentato all’esame del governo regionale la programmazione relativa agli anni 2021-2023, un triennio nel quale la Regione  Abruzzo mette in campo risorse  per circa 19 milioni di euro.

“Con tali risorse andremo ad erogare in favore dei 26 ambiti sociali regionali contiamo di offrire più servizi alle  famiglie , alzare il livello qualitativo dell’offerta educativa, incrementare il numero delle scuole supportare le sezioni già esistenti, ridurre le rette a carico delle famiglie. Un programma triennale ambizioso che siamo consapevoli di poter tradurre in realtà”.