TERAMO – “Il nuovo codice dei contratti pubblici è sicuramente migliorativo sotto alcuni aspetti. Tuttavia sono state introdotte regole che penalizzeranno molto i professionisti a favore delle imprese”.                                                  Con queste parole il presidente del Consiglio nazionale degli Ingegneri, Angelo Domenico Perrini, ha aperto, oggi pomeriggio a Teramo, nell’auditorium del Parco della Scienza, il seminario organizzato dall’Ordine degli Ingegneri teramani sul nuovo codice dei contratti pubblici. Insieme al presidente del CNI Perrini sono intervenuti anche il vice presidente nazionale Elio Masciovecchio e la tesoriera Irene Sassetti. Un approfondimento importante e particolarmente partecipato visto che non tutte le recenti novità apportate al nuovo codice dei contratti pubblici convincono sino in fondo i tecnici del settore. Un focus necessario soprattutto per chiarire alcuni aspetti come la regolamentazione dell’appalto integrato, lo sfruttamento intellettuale e l’equo compenso.

Dopo i saluti istituzionali del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo, Leo De Santis e dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Teramo, Graziano Ciapanna, l’avvocato Francesco Barchielli ha tenuto una relazione sui principi del nuovo codice dei contratti, sulle procedure di affidamento e sull’applicazione del decreto parametri e equo compenso. Sandro Catta, consigliere del CNI, ha poi spiegato i contenuti delle nuove fasi progettuali, l’appalto integrato e l’esecuzione dell’opera pubblica secondo le novità apportate al nuovo codice.

Abbiamo fortemente voluto a Teramo Angelo Perrini, massimo esponente del Consiglio nazionale degli Ingegneri – dichiara il presidente Leo De Santis – per chiarire alcuni aspetti critici che riscontriamo nel nuovo codice dei contratti pubblici. La presenza e la partecipazione al dibattito odierno di tanti colleghi sono il segno delle criticità che noi professionisti dobbiamo affrontare a causa di regole che cambiano continuamente”.