L’uccisione di amarena obbliga una riflessione sua gestione della fauna e sull’esistenza delle aree protette. A qualche mese di distanza dalla scomparsa di Juan Carrito, siamo di nuovo ad affrontare la morte di un esemplare di orso bruno marsicano, una delle specie più a rischio di estinzione nel mondo. Rimangono, infatti, solo nella nostra regione circa 60 esemplari. “E’ assurdo che nella nostra regione, ritenuta all’avanguardia in Italia, nella costruzione di un rapporto equilibrato tra l’uomo e la fauna selvatica protetta e nella gestione delle aree protette possano ancora accadere fatti del genere. E necessario aprire una grande stagione in cui i Parchi nazionali riprendano un dialogo serio, continuativo e non episodico, con le comunità locali, che devono riscoprire l’importanza del luogo in cui vivono e la necessaria collaborazione E’ evidente che il problema sia culturale”. Afferma Massimo Tudini responsabile Abruzzo di Mountain Wilderness. Mountain Wilderness, associazione impegnata nella tutela degli ecosistemi montani, esprime il proprio rammarico per quanto accaduto e ritiene che il danno alla biodiversità Italiana ed Europea sia veramente grave. La perdita di tre orsi, visto che per i due cuccioli si prospetta una vita in cattività, è un fatto grave che deve servire a comprendere quanto la gestione faunistica debba divenire azione prioritaria per le nostre aree protette, che devono ritrovare nella conservazione la ragione della loro istituzione. Senza entrare nello specifico della vicenda giudiziaria, che sarà gestita nel miglior modo possibile dalle autorità preposte,riteniamo , che al di là di ogni giusto coinvolgimento emotivo che appartiene alla sfera individuale di ciascuno di noi, tali accadimenti debbano essere gestiti con tutte quelle tecniche e strumenti messi a disposizione dalla ricerca scientifica non solo in materia faunistica ma anche per quanto riguarda la conflittualità ambientale. L’obiettivo di fondo è quello di ricostruire e rendere sttturale il rapporto uomo – ambiente in tutte le sue componenti e su questo Mountain Wilderness sarà sempre impegnata e non farà mancare il proprio contributo e supporto agli attori istituzionali. Chiediamo quindi che l’Abruzzo insieme al sui sistema di aree protette ed ai Parchi lanci una grande stagione di educazione alla sostenibilità per le comunità che vivono i Parchi e le riserve.