CORTINO – Il “Festival Culturale dei Borghi Rurali della Laga 2024”, torna domenica 4 agosto nei suoi luoghi di origine del territorio teramano di Cortino, facendo tappa nelle ultime sette frazioni del versante nord del comune: Caiano, Pezzelle. Piano Fiumata, Vernesca, Lame. Padula e Macchiatornella. Quest’ultimo borgo è il più lontano dalla città di Teramo.
La Rassegna itinerante promossa da diciotto Comuni dell’area del cratere insieme a FederTrek e alla “Rete Territoriale delle Comunità” è patrocinata dal Ministero della Cultura, darà occasione per una conviviale accoglienza prima di intraprendere l’antico sentiero che fiancheggia il fiume Tordino. In questo ambiente incontaminato saranno rivissute scene di vita legate alla gente di terra e di fiume e ci sarà ancora tempo per lasciarsi conquistare dalla grande emozione regalata dai luoghi del Fiume Tordino e dagli ambienti fluviali circostanti utilizzati in passato per il bucato e da uomini e donne, per la macinatura, come testimonia ancora la presenza di ruderi di mulini.
Dopo aver fiancheggiato il fiume fino a Vernesca, si proseguirà camminando sulla provinciale. In ogni paesello sono previste pause e riflessioni. Il programma a Padula prevede la sosta per il pranzo: al sacco in aree picnic o presso il ristorante Gorzano con piatti tipici e menu convenzionato a 25 €. Verso le 16 presso il ristorante Gorzano sarà effettuato un collegamento, aperto a tutti, con compaesani residenti all’estero. Al termine si riprenderà il sentiero lungofiume e si raggiungerà la frazione di Macchiatornella dove ci sarà un luogo di ristoro e alle 19 circa lo spettacolo teatrale CANTO DI UN PASTORE, scritto, sceneggiato e interpretato dalla Compagnia teatrale Terrateatro.
La Tappa del Festival è inoltre ricompresa nel Progetto “Turismo delle Radici” promosso dal Ministero Affari Esteri e Cooperazione internazionale, cui il Comune di Cortino è risultato aggiudicatario, per dedicare un ricordo profondo ai tanti connazionali che risiedono all’Estero, protagonisti in passato su questi territori attraverso la loro diligente e silenziosa operosità.