TERAMO – Abbiamo chiesto a giornalisti, operatori di calcio ed imprenditori, una valutazione sul “recupero della gestione sportiva” del Bonolis da parte del Comune, che attende l’approvazione del Consiglio Comunale. Taluni non hanno risposto (ringraziamo anche i silenzi non motivati – ndr -), ma diversi altri lo hanno fatto.
Massimo D’Aprile (presidente FC Bonolis) – Se il mio messaggio potrà servire a qualcosa ne sarò veramente felice.
Auguro con tutto il cuore, a chi dovrà decidere sul “recupero della gestione sportiva” dello Stadio Gaetano Bonolis, di votare solo per il bene della città, mettendo da parte bandiere e politica.
La Città di Teramo ed il calcio teramano meritano un impianto proprio, dove poter programmare un lavoro diverso nella propria “casa” e non sentirsi più ospiti.
La tifoseria, la città e tutti i politici (teramani) meritano questo e avranno la possibilità di essere ricordati, tutti, come coloro che hanno fatto qualcosa di buono per lo sport più bello del mondo: il calcio.
Avanti Teramo… Avanti teramani… dimostrate di essere tali!
Piero D’Orazio (dirigente sportivo) – Mi astengo. Per fare una valutazione sarà necessario conoscere i termini dell’affidamento in gestione. È sicuramente un’eredità impegnativa.
Berardo De Iuliis (imprenditore) – Il recupero dello stadio da parte del Comune per il Bando che seguirà, è fondamentale e penso sia il “primo vero mattone “ dal quale poter costruire un qualcosa di bello e di funzionale, che Teramo non solo sportiva meritava da anni.
Emilio Capaldi (dirigente sportivo) – Se così fosse, sarebbe un traguardo insperato per molti; è come aver perso un quadro di inestimabile valore e di averlo ritrovato dopo 16 anni. Lo stadio fu costruito per affidarlo in gestione alla società di calcio della città di Teramo con la categoria più alta. Sicuramente darà entusiasmo all’ambiente: squadra, staff e società tutta, ma soprattutto lo darà ai tifosi che, finalmente, torneranno a gioire in casa loro. Un plauso poi all’amministrazione comunale e al Sindaco, che con pazienza certosina ha raggiunto quello che la città voleva.
Diego Ferrante (imprenditore) – Il recupero della gestione sportiva dello Stadio Bonolis lo ritengo un passo estremamente importante. Dare la possibilità a chi vuole fare calcio di avere a disposizione uno strumento dalle enormi potenzialità, attraverso il quale sviluppare i propri progetti a lungo termine, può essere decisivo per la crescita non solo sportiva, ma anche economica, dell’intera comunità.
Francesco Di Francesco (gionalista) – È la soluzione migliore per il Teramo calcio che si sarebbe dovuta prendere molto prima… comunque meglio tardi che mai. Il Teramo e i suoi tifosi hanno già “pagato” troppo per la scelleratezza e la poca lungimiranza dei politici e degli amministratori di ieri e di oggi.
Elso Simone Serpentini (scrittore) – Avevo detto al Sindaco nella riunione pubblica che si fece all’aperto, davanti al San Matteo, che non avevo fiducia che riuscisse a riportare il “Bonolis” all’uso dovuto, cioè al servizio del pubblico e soprattutto della squadra di calcio cittadino. In effetti, ero veramente pessimista. Ho seguito la vicenda e do atto al Sindaco che molto si è speso, a quanto pare riuscendo nel suo intento. Se è così, ne sono davvero contento e mi compiaccio. La soluzione a cui si è addivenuti non la conosco nei dettagli, e sospendo il giudizio. L’iter deve essere del tutto completato e perciò sono ancora prudente nell’esprimermi. Si parla di un accordo firmato e tanto mi basta, per ora. Però so che in politica e nel trattare con certi “soggetti”, colpi di coda anche velenosi possono ancora esserci. Diciamo che per adesso sono soddisfatto, che il palazzo è costruito e che manca ancora il tetto. Spero che dal tetto che sarà fatto non ci piova. Insomma, spero che alla pentola sia dato un buon coperchio, perché c’è sempre da temere che il diavolo per le pentole che fa non faccia buoni coperchi. Che il tutto sia da lezione, però: anche per altre questioni, in futuro, prima di mettere qualcosa di nostro nelle mani altrui…