TERAMO – Gaffe del Comune di Teramo e del Sindaco Gianguido D’Alberto che stamane nella conferenza stampa, convocata dalla stessa amministrazione, sull’intervento di manutenzione ordinaria di Fonte della Noce si dimentica di menzionare l’Associazione Petrut Archeoclub Teramo, che da un anno, costantemente, ha provveduto al recupero dell’area.
Questa la nota del Comune di Teramo arrivata dopo le giuste rivendicazioni dell’Associazione Petrut Archeoclub Teramo:
Dopo i preziosi interventi di pulizia e conservazione garantiti dall’associazione Petrut Archeoclub Teramo, che periodicamente e costantemente ha curato la storica Fonte della Noce, questa mattina il Sindaco ha salutato, nel medesimo sito, l’inizio dell’attività della ditta Marcozzi che provvederà a realizzare un ulteriore intervento di riqualificazione del monumento.
La cura e il decoro già assicurati volontariamente dall’associazione, esempio concreto di cittadinanza attiva, sarà ora integrato dall’intervento della ditta, che assicurerà l’apporto per mezzo di strumenti e tecniche adeguati ad un intervento finalizzato ad una pulizia ancora più particolareggiata.
Il Sindaco e l’assessore Andrea Core ricordano che anche questa operazione si iscrive nel più ampio progetto che l’amministrazione persegue di recuperare l’identità culturale e storica della città. “Recuperiamo un’area storica – sostiene il Sindaco Gianguido D’Alberto – che è anche un teatro naturale, nel quale tra l’altro proprio in questi giorni sono programmati alcuni appuntamenti della manifestazione Teramo Natura Indomita. Così Fonte della Noce torna ad essere ciò che è sempre stata: un luogo simbolo, centrale, che deve essere vissuto sempre più dei teramani. Dopo le iniziative dell’associazione Petrut, che ringraziamo per la sensibilità e l’alto senso civico, ora un altro privato interviene e offre sostegno alle istituzioni per rilanciare le potenzialità di Teramo. Vogliamo che questi messaggi diventino contagiosi e che aiutino tutti a sentirsi parte di uno stesso destino, perché tutti apparteniamo alla stessa comunità che vive un momento di difficoltà ma che deve essere consapevole delle proprie potenzialità, espresse in una bellezza da riscoprire e raccontare”.