Il socio ha anche girato un video che, seppur fatto con un semplice cellulare, mostra in maniera eclatante il grado di disturbo che in un ambiente montano fatto di gole e forre può derivare dai fuochi artificiali.
L’Aquila reale proprio in questo periodo si sta riproducendo e dovrebbe avere il pulcino ormai quasi pronto all’involo. Disturbare gli animali in un periodo così delicato in un parco nazionale è veramente deprimente. Lì nidificano anche altre specie protette a livello comunitario, come il simbolo della nostra associazione, il Gracchio corallino, anch’esso in pieno periodo di svezzamento dei giovani appena involati. Ci sono fior di ricerche scientifiche, realizzate anche con i radar da parte dell’Università di Amsterdam, che dimostrano gli effetti deleteri dei fuochi artificiali con botti sulla fauna e anche studi che evidenziano forti immissioni di inquinanti.
La SOA segnala anche il rischio incendi: le cronache sono piene di episodi più o meno gravi di roghi scoppiati a causa dei fuochi, anche con danni rilevanti.
Nel caso della Majella, poi, la particolare orografia fa sì che fuochi sparati appena fuori, anche di pochi metri, dal perimetro del parco determinino una fortissima amplificazione in montagna nelle gole. Inoltre in caso di incendio la possibilità di intervenire è quasi nulla. La normativa comunitaria impone una Valutazione di Incidenza Ambientale anche per azioni esterne ai siti Natura2000 che possono produrre effetti all’interno, con parere obbligatorio dell’Ente Parco. La procedura è stata svolta?
Questo di Taranta Peligna non è l’unico caso. Lo scorso 25 agosto nella vicina Fara S. Martino per decine di minuti le omonime gole e le pareti rocciose sono state investite dal forte rumore dei fuochi, lì in piena notte che è anche più grave. Chiederemo un intervento al Ministero dell’Ambiente perché è un problema che riguarda molte aree protette: così non si può andare avanti.Infine auspichiamo sia un’azione dell’Ente Parco della Majella sia un ravvedimento operoso da parte degli enti locali che possono utilizzare forme di festeggiamenti più consone ai luoghi come le luminarie senza botti.