ATRI – In merito ai comunicati stampa dei gruppi di minoranza pubblicati il 2 giugno 2021 e relativi ai fatti accaduti nell’ultima seduta del Consiglio Comunale riteniamo doveroso, come maggioranza del Comune di Atri, intervenire per ripristinare la verità di quanto successo. Nel consiglio comunale del 1° giugno convocato, in adunanza aperta con la presenza dei consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Sandro Mariani, per discutere sugli ordini del giorno presentati dai gruppi di maggioranza e dal Partito Democratico, durante la discussione generale sul piano di riordino della rete ospedaliera regionale, è stata garantita la libertà di espressione a tutti i consiglieri che hanno richiesto la parola, tra cui il consigliere Paolo Basilico nel rispetto di quanto statuito dall’art. 41 del regolamento. La possibilità di replica è ammessa dalle norme regolamentari che disciplinano la discussione ai soli capigruppo consiliari e il consigliere Basilico non riveste tale carica. Nell’attuazione da parte della Presidente delle previsioni regolamentari, in maniera inopportuna il Consigliere Basilico ha sfogato tutto il suo nervosismo verso la Presidente del Consiglio Comunale, Cristina Forcella, attaccandola con veemenza e sostenendo che dovesse vergognarsi per poi utilizzare nei suoi confronti una frase poco elegante, – da tutti percepita e ascoltabile nel file integrale al minuto 1:45:45 del video del Consiglio Comunale trasmesso in streaming e presente su Facebook sulla pagina “Comune Atri”, del quale si allega un breve passaggio, ma di bassa qualità, – quando nell’atto di abbandonare polemicamente l’aula e, dopo che era stato richiesto l’intervento del Comandante della Polizia Municipale, il consigliere Paolo Basilico si è espresso verso la Presidente del Consiglio urlando la seguente frase: “Ma che Comandante, ma vaff…..”.
Ed è in questo contesto che va collocata la frase sicuramente inopportuna, non condivisibile e deprecabile espressa dalla Presidente del Consiglio quando la seduta era già conclusa con i microfoni ancora accesi, una conseguenza dell’ennesimo attacco ingiustificato e rabbioso ricevuto. L’espressione infelice non voleva avere alcun intento offensivo verso le persone con disabilità. Purtroppo dobbiamo, di nuovo, con amarezza e preoccupazione registrare come l’atteggiamento aggressivo, incivile e assolutamente non confacente a un civile e costruttivo dibattito politico sia ormai un modus operandi abituale da parte dei consiglieri Basilico e Giammarco Marcone, visto che anche, in precedenza, il capogruppo Marcone si rese protagonista di un evento increscioso nei confronti della stessa Presidente del Consiglio che fu pubblicamente stigmatizzato dalla Commissione Pari Opportunità. È paradossale che a richiedere le dimissioni della Presidente sia proprio chi commette ripetutamente quegli stessi errori che oggi denuncia e di cui mai si è scusato a differenza della Presidente del Consiglio Comunale. Sorprende, altresì, la pretestuosità di sfruttare ogni accadimento per attirare un’attenzione politica ormai svanita strumentalizzando e mistificando fatti accaduti al di fuori del contesto istituzionale.