TERAMO – Un’esperienza tattile e sensoriale. La mostra inaugurata quest’oggi negli spazi espositivi de L’Arca a Teramo propone le sculture di Licia Galizia e Michelangelo Lupone. Dopo il successo dell’esposizione a Strasburgo nella sede del Parlamento Europeo arriva a Teramo “Paesaggi Culturali Europei d’Abruzzo tra XIX secolo e Terzo millennio”.  Il viaggio continua per emozionare e turbare.

Il tutto nasce una fattiva collaborazione tra Consorzio Punto Europa, Città di Teramo e Italia Nostra,  con l’idea di una mostra di tre artisti, di origine abruzzese, Gennaro della Monica, Carlo d’Aloisio da Vasto, Licia Galizia (Teramana doc) ed uno di origine beneventana, Michelangelo Lupone, compositore e musicista.

Stamane la presentazione con i curatori e organizzatori, artisti e istituzioni. Ma facciamo un piccolo passo indietro.
La mostra, ospitata all’interno dell’Europarlamento di Strasburgo, in concomitanza con la riunione plenaria del Parlamento europeo, dal 27 al 29 febbraio 2024 nella prestigiosa “Sala Churchill”, è stata curata dalla prof.ssa Paola Di Felice e, oltre che promuovere il territorio abruzzese con le sue eccellenze, è stata anche occasione di riflessione sul valore universale della Cultura che, attraverso la sperimentazione, la tecnologia e un nuovo approccio all’arte, si proietta nel futuro. Così le sculture di Licia Galizia e Mchelangelo Lupone si muovono, sollecitate dal tocco della mano o dalle note di uno strumento musicale, e ci ricordano che è possibile traghettare valori universali, al di là di differenze e convinzioni individuali. E, soprattutto, ribaltano il diniego tradizionale di accostare e toccare l’opera, in un invito a lambirla, accarezzarla, entrare in contatto fisico con l’oggetto, pronto a recepire e a rispondere alle sollecitazioni del visitatore.
Un approccio privilegiato da parte dei non vedenti che, attraverso il tatto, sensibilissimo a recepire suggestioni e emozioni, hanno l’opportunità di “vedere, toccando” mentre tre opere (Terre), collocate contemporaneamente in tre diverse città, superando la barriera del tempo e dello spazio, esprimono, nel movimento sincrono, stesse emozioni e identiche suggestioni.
L’esposizione, dopo Strasburgo, oggi è a Teramo, presso i locali dell’ARCA, donde l’idea era partita. Da quel territorio e da quei paesaggi culturali che le comunità abruzzesi hanno costruito in secoli di vissuto per dire a chiare note che assai spesso il grande può apparire piccolo e il minuscolo smisurato e tanto pieno di energia da scuotere l’intera realtà.
D’altronde se il mare è composto da infinite gocce d’acqua è dalla singola goccia che bisognerà ripartire, dalle proprie radici identitarie per tornare ad abbracciare il mondo.

GLI ARTISTI LICIA GALIZIA E MICHELANGELO LUPONE

ASCOLTA PAOLA DI FELICE – CURATRICE MOSTRA

ASCOLTA FILIPPO LUCCI AMMINISTRATORE UNICO COPE