L’ultimo olio di Giorgina Violoni è questo Cristo di passione: una bella immagine del Gesù sulla croce, il volto empatico ed onesto del martire che scolora sul fondo del quadro tra luci ed ombre, la cola dei capelli e della barba che sta a rappresentare il dolore fisico del martirio ma, anche, la fine struggente di un uomo e della sua storia. Una storia che prevede un seguito, una Resurrezione come rivincita, come vittoria sulla morte e sul male del mondo: una Pasqua di redenzione dal male e dall’ignoranza che ci ha oscurato le menti, l’inizio finalmente di un viaggio verso la verità, il bene universale.

Sarà un viaggio lungo, che lascerà molte vittime a terra, nel deserto di una pandemia dei buoni principi; ma che alla fine ci porterà alla valle tanto agognata, la valle della Salvezza, il Paradiso culturale degli uomini di buona volontà!

Che sia la conoscenza o la Fede a salvarci, o qualche altro miracolo sconosciuto, o l’insieme di tanti elementi, quello che conta per l’umanità è salire qualche gradino più su, sopra il livello del nulla. Sull’approdo che coniuga spirito e materia, il pensiero e l’azione, dove un solo lievito è ammesso: quello del bene.

Felice Pasqua a tutti.