NERETO – In settimana ho partecipato, insieme ai colleghi sindaci della Val Vibrata, alla riunione con la Asl in merito all’Ospedale del nostro territorio e voglio riferirvi quanto emerso:
Nessun reparto dell’ospedale “Val Vibrata” verrà chiuso: nello specifico, il reparto di Ginecologia e Ostetricia, fiore all’occhiello del nosocomio di Sant’Omero, mantiene tutti i 9 ginecologi e avrà un unico primario su due plessi, S.Omero e Teramo.
Avere un primario unico sui due plessi mantiene gli stessi servizi all’utenza: l’aspetto importante sarà verificare, come verificherò, che vengano forniti ed erogati i medesimi servizi sanitari ai pazienti.
Sugli atti aziendali, e l’organizzazione interna all’azienda sanitaria, i sindaci non hanno alcuna discrezionalità: il piano aziendale ha una matrice meramente organizzativa, in linea con la normativa vigente riguardante il Servizio Sanitario Nazionale (DM 70 e 77) con i nuovi standard per il riordino di ospedali e territorio a cui le Regioni, di qualsiasi colore politico, devono attenersi.
Spesso questo riordino diventa terreno fertile per strumentalizzazioni e scontri politici: da sindaco sono interessato al territorio e non alla dislocazione degli uffici dei dirigenti medici.
Chiarisco e ribadisco: allo stato attuale i servizi sanitari dell’ospedale “Val Vibrata” non sono stati mai a rischio, i cittadini della Val Vibrata si aspettano dai sindaci un impegno affinché venga assicurata al territorio un’assistenza migliore, che eviti il più possibile gli spostamenti in altre strutture, soprattutto per cure non particolarmente complesse.
È bene ricordare che l’ospedale di Teramo era e resterà il nosocomio principale, in quanto insiste nel capoluogo, mentre l’ospedale “Val Vibrata” era e resterà ospedale di base, nulla è cambiato rispetto alla qualificazione e differenziazione delle due strutture ospedaliere e delle rispettive vocazioni: entrambe le strutture hanno offerto e offriranno equamente servizi a tutti i cittadini della provincia.
La Asl ha investito ulteriori risorse per un ammontare di oltre 3 milioni di euro sull’Ospedale “Val Vibrata”, in termini di macchinari e attrezzature, per potenziare la struttura ospedaliera.
Come sindaci abbiamo chiesto rassicurazioni in merito alla riorganizzazione sanitaria e, allo stato attuale, non c’è una riduzione delle risorse in termini di personale specializzato, strumenti e tecnologie. Non vi è neppure un impatto sulla qualità dei servizi e dell’assistenza.
È come detto una modifica nell’ organizzazione sanitaria, con caratteristiche puramente organizzative e certamente finanziarie.
Il mio impegno sarà guardare con attenzione esclusivamente all’effetto delle misure organizzative sui pazienti, affinché tali misure di ottimizzazione mantengano una qualità assistenziale adeguata.
Ne approfitto per comunicare anche che, pochi giorni fa, abbiamo sottoscritto dal notaio l’atto di cessione del terreno alla Asl di Teramo, funzionale per la realizzazione a Nereto della Casa di Comunità.
Questo importante progetto significa il potenziamento dell’assistenza territoriale, un ennesimo intervento sul territorio di Nereto che svilupperà e migliorerà i servizi sanitari per la popolazione vibratiana, aggiuntivi a quelli dell’Ospedale Val Vibrata e a quelli del Distretto sanitario di Nereto.
La nuova struttura al suo interno ospiterà un’equipe multi professionale, destinata a offrire servizi diagnostici, ambulatoriali e specialistici, con medici, infermieri e amministrativi, con l’obiettivo di potenziare la sinergia tra ospedale e territorio.
Ringrazio i vertici aziendali della Asl di Teramo, e la Regione Abruzzo, per questo importante investimento sul nostro territorio che ci consegnerà a breve una maggiore prossimità dei servizi alla comunità. I servizi sanitari saranno cioè più vicini al cittadino, con un cambio radicale della visione dell’assistenza sanitaria.
La Casa di Comunità concorrerà anche al grande tema del contrasto alle liste di attesa, questo sì un vero problema da risolvere, così come le criticità dei pronti soccorso che devono essere appianate.
Ecco su liste di attesa per diagnostica e interventi e criticità dei pronti soccorso ho espresso ai vertici della Asl la mia preoccupazione.
Dobbiamo avere lo spirito critico ma costruttivo quando i problemi sono reali, non dobbiamo inventarci altri problemi.
Le parole sono importanti, e anche dare le giuste informazioni, dispiace leggere di una politica che continua ad andare contro il bene comune e del territorio strumentalizzando la realtà dei fatti. Comprendo invece la paura dei concittadini che non capendo manifestano domande a cui siamo qui per rispondere, sempre con la verità dei fatti, soprattutto sul tema della Sanità – Il Sindaco di Nereto Daniele Laurenzi –