TERAMO – Ci sono gli aspetti formali da dover espletare, ma si ha netta la sensazione che la politica, almeno per Sergio Saccomandi, abbia fatto la scelta migliore, confermandolo presidente fino al 2027. Lo pensa anche la stragrande maggioranza del “mondo TeAm“, dal personale di servizio a quello amministrativo e dirigenziale. In fondo non si potevano ignorare:
- la costituzione dell’InHouse;
- l’aver riportato gradualmente, ma progettualmente, i conti a posto;
- l’aver rivoluzionato un parco mezzi che era più che obsoleto;
- l’aver reso operativo il servizio di lavanolo degli indumenti dei dipendenti operativi con la rifrangenza certificata ad ogni lavaggio;
- l’aver riqualificato il sito di Carapollo;
- tra i contratti dei Servizi, l’aver firmato quello sull’igiene urbana che mancava da 10 anni;
- l’aver posto al sicuro per i prossimi 15 anni, con fondi PNRR, il servizio del verde, i progetti della Raccolta Puntuale, il Centro del Riuso, il BioDigestore.
Sinceramente è tanta roba e forse non è tutto.