GIULIANOVA – Si è svolto nella serata dello scorso sabato, al Kursaal, il convegno “Sindrome Pas/Pandas, se la riconosci la curi” realizzato in collaborazione, tra gli altri, con l’ Assessorato alla Cultura. Notevole la partecipazione di pubblico e interessanti gli interventi di medici ed esperti. Molto significative sono state le testimonianze di chi, in prima persona o indirettamente, ha incontrato nella sua vita il dramma della sindrome Pas/Pandas; importante anche il contributo degli Istituti scolastici. Al disorientamento delle famiglie corrisponde spesso l’ignoranza, dunque il pregiudizio, nelle scuole e negli spazi di aggregazione. Risultano fondamentali, è stato detto, la competenza medica ed il progresso della ricerca per favorire la diagnosi e facilitare la cura.
“ Ringraziamo i promotori, gli enti coinvolti, i relatori, i partecipanti – sottolinea l’assessore alla Cultura Nauiscaa Cameli -. Il convegno ha dimostrato come parlare di patologie poco note e delle problematiche connesse, possa rappresentare un aiuto concreto, un faro acceso per quanti sono ancora nel buio”.
“ Sono molto soddisfatta di quanto vissuto sabato – commenta l’organizzatrice Donatella Savini -. La partecipazione non è stata solo numerosa, ma calda, generosa, aperta alla collaborazione. Il convegno ha acceso i riflettori su una sindrome il cui approccio deve essere necessariamente multidisciplinare. I primi risultati, peraltro, sono già arrivati. Due mamme ci hanno contattati e sono state messe ‘in rete’, cioè accolte in una comunità di genitori che ha vissuto e vive le stesse situazioni. ‘Rete’, dicevo: il convegno di sabato intende essere la prima maglia di una trama di persone, esperienze, competenze, chiamate a rompere la solitudine e la rassegnazione di tante famiglie e dei loro ragazzi”.