TERAMO – Ecco la replica del Dr. Massimo Pellegrini, naturalista, ornitologo autore di decine di pubblicazioni scientifiche sulla fauna e presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus:

A proposito delle recenti dichiarazioni dell’allevatore di animali Granati è opportuno rispondere con un semplice esempio: ieri domenica 30 novembre in mattinata a Rocca Calascio erano presenti almeno 4 persone con cani al seguito TUTTI al guinzaglio i proprietari dei “poveri cani” hanno impedito ai loro amici a 4 zampe di “scorrazzare felici” tra i vasti pascoli non x crudeltà nei loro confronti ma perché il buon senso comune ( dote sempre + rara in Italia) e le NORME VIGENTI IN UN PARCO vietano sia il disturbo e danneggiamento alla fauna che, ovviamente, la caccia.

Per quale motivo un’aquila reale capace di predare animali grandi come una volpe invece dovrebbe librarsi felice nei cieli del parco, forse x una sorta di diritto alla libertà ? Ma questo diritto le è stato negato proprio da chi la tiene in cattività come un gattino o un cagnolino domestici e non da chi chiede PARITÀ DI DIRITTI NEL RISPETTO DELLE NORME.
Bene quindi se l’Ente Parco ha negato l’autorizzazione a Granati un suo eventuale ricorso al TAR avverso l’ atto dell’ Ente Parco vedrà la SOA costituirsi come parte civile”.