ATRI – Non passa ora che seguaci salviniani atriani, finora inermi di fronte alle scempiaggini di questa amministrazione di lunga durata (ben quindici anni), si ergano a paladini della giustizia e finalmente difensori del benessere civico atriano. Considerando che abbiamo una Regione Abruzzo imbalsamata nell’immobilismo politico, una Regione senza proposte e continuamente in vena di mancate promesse, viene difficile immaginare come questi siano potuti spuntare dal nulla alla vigilia delle regionali e continuino ancora oggi a fare proclami e promesse, come fossero nel pieno di una campagna elettorale. Forse hanno voluto approfittare di un po’ di visibilità nazionale oppure più semplicemente hanno raccolto il sentimento estremamente oppositore che serpeggia nella maggioranza silenziosa. La nostra Amministrazione probabilmente li corteggia per avere un peso politico che da sola non ha, mentre i leghisti atriani, gli stessi che nascosti tra le liste civiche alle scorse amministrative si dichiaravano fermi oppositori della compagine Ferretti, promettono di fare tutto e subito sempre pronti ad accorrere in soccorso del Sindaco, senza mai avanzare osservazioni o critiche al suo operato, con la irrefrenabile voglia di dire “finalmente ci siamo noi a difendere i diritti dei cittadini”: solo chiacchiere e promesse che arrivano da chi non è mai stato prima né presente né attivo nella nostra città.

Sembrano essersi materializzati dalle polemiche nate ai tavoli di un bar. Dov’erano quando si discuteva di ambiente e discarica? Dov’erano quando l’Amministrazione sceglieva criteri quantomeno dubbi per assegnare scrutatori e Segretari per i seggi elettorali delle scorse amministrative? Quando si è battuta contro la chiusura del Centro per l’impiego? Dove sono mai stati e cos’hanno prodotto a difesa dell’Ospedale atriano? Ricordiamo che gli unici ad aver inserito nel programma elettorale questo punto sul nostro importantissimo presidio del San Liberatore siamo stati noi del M5S, nel più totale silenzio delle altre forze politiche ed evidentemente anche dei cittadini atriani, mentre nel programma regionale di governo della Lega non si legge nemmeno nelle intenzioni un cenno a risollevare la sanità abruzzese, figuriamoci quella locale.

Veramente vogliamo credere che una comparsata tra le corsie del San Liberatore possa risolvere l’inesorabile e progressivo depauperamento del nostro ospedale che la politica ha innescato negli ultimi anni? Oggi crediamo veramente che l’Assessore Fioretti, lo stesso che è stato ad un passo dal provocare il commissariamento della Lega Abruzzo e dal dover lasciare la Giunta Regionale abbia salvato un centro per l’impiego?

Atri ha bisogno, oggi più che mai, di fatti reali e concreti, ha bisogno di presenza sul territorio, di persone che con umiltà e dedizione ascoltino le voci dei cittadini e diano loro risposte concrete, non di propaganda e di proclami. Noi confidiamo sempre che i cittadini atriani sappiano leggere fino in fondo tra le righe di queste adulazioni e che siano in grado di smascherare gli specchietti per le allodole e guardare in faccia chi c’è dietro.

 

Cinzia Di Luzio

Consigliere Comunale del MoVimento 5 Stelle di Atri