L’AQUILA – “Dobbiamo continuare ad alimentare il dialogo tra i nonni e le giovani generazioni affinché questi ultimi possano beneficiare, attraverso racconti e testimonianze, dell’esperienza dei più grandi. In questo momento storico, dopo un’estate segnata da fatti di cronaca molto gravi che hanno visto protagonisti proprio i ragazzi, è più che mai necessario offrire loro quanti più strumenti possibili per affrontare le difficoltà e le criticità che la società contemporanea mette loro davanti ogni giorno”. E’ quanto sostiene la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Maria Concetta Falivene che oggi, in occasione della Festa dei nonni, ha voluto sottolineare l’importante ruolo di chi vive la cosiddetta età dell’oro: “Nell’ambito del progetto annuale sulla prevenzione del disagio minorile, rivolto ali studenti di primarie, medie e superiori, nel mese di novembre, saranno coinvolti proprio i nonni che per i più piccoli leggeranno delle fiabe e le registrazioni saranno poi proposte in classe; con i più grandi verranno intrapresi percorsi che includono la proiezione di video incentrati sulle dinamiche delle relazioni familiari. In questo senso i rapporti genitoriali non possono intaccare quello dei figli con i nonni, soprattutto nelle situazioni in cui padre e madre decidono di separarsi. Spesso i nonni subiscono delle dinamiche conflittuali all’interno della famiglia assumendo delle posizioni rispetto a uno o all’altro genitore e per questo il nostro impegno è mirato alla promozione di dei rapporti sani. Non dobbiamo dimenticare che i nonni hanno diritto al cosiddetto “esercizio di visita” ma, quando si parla di famiglia e di affetti, dovrebbe vigere il buon senso”.

“Gli episodi di violenza giovanile che hanno raggelato questa torrida estate ci lasciano smarriti e ci sentiamo incapaci di fronteggiarli ; non ci sono soluzioni facili e veloci. Occorre elaborare un pensiero che ci rinnova, atto creativo che parte dall’ascolto non astratto , inventare cose nuove, nuovi linguaggi fare un passo di lato o forse indietro, creare delle tracce di nuovi cammini . Ognuno deve fare la sua parte con coraggio e speranza , anche noi nonni che rappresentiamo le ‘radici’ familiari. Per i cristiani famiglia è fratellanza e da qui può ripartire qualsiasi ridefinizione di relazione coniugale e familiare. I nonni siano quindi radici che alimentano questi processi ed il Cif Abruzzo a tutti i livelli sta per questo mettendo in campo incontri di spiritualità familiare”, ha dichiarato Concetta Di Virgilio del Centro Italiano Femminile regionale.

Per Paola Giorgi, componente del Tavolo regionale ‘Spazio per i nonni’: “La Giornata dedicata ai Nonni dovrebbe rendere tutti più consapevoli del valore di queste figure, sia per la presenza che offrono ai nipoti sostenendo il compito dei genitori, soprattutto se entrambi lavorano, sia per il ruolo di custodi della storia che hanno nella società, visto che solo dalla viva testimonianza dei protagonisti si può ricostruire la verità, tanto spesso manipolata. I nonni sono il vero welfare rimasto intatto”. (ACRA)