TERAMO – Lo aveva anticipato La Città alcuni giorni or sono di rumors relative a presunte dimissioni dell’Assessore alla Cultura del Comune di Teramo Luigi Ponziani. Tra voci e chiacchiericci una certezza: c’è una lettera di dimissioni nelle mani del Sindaco Gianguido D’Alberto. Ieri mattina a Palazzo si respirava un’aria strana, nello stesso ufficio dell’Assessore, che pare si stia prendendo in pratica questi giorni per sbrigare le ultime pratiche: poi ufficializzerà le dimissioni. Ponziani non favella, ma tutti sanno che non si trova da tempo in questo ruolo, con pochi fondi e tanta solitudine. Insomma un intellettuale fuori ruolo.
Le dimissioni di Ponziani saranno lo spartiacque naturale: apriranno infatti il vaso di pandora finora rimasto ben saldo nonostante gli innumerevoli tentativi di scoperchiarlo in questo primo anno di vita della Giunta D’Alberto. Pronti via, inizierà il valzer delle poltrone: il rimpasto ci sarebbe stato comunque, dicono da Palazzo, anche senza le dimissioni di Ponziani. Ma la verità che a distanza di un anno è cresciuto il numero di Consiglieri che aspirano ad un posto al sole. Si farebbe prima a scrivere a chi non interessa un posto in Giunta piuttosto che di chi invece ci aspira.
Chi è già dentro, come Maurizio Verna che “scalpita” da un anno, in virtù di una promessa di assessorato fatta a suo tempo da D’Alberto. Verna però vuole l’urbanistica, di certo non la cultura.
Per questa delega è molto probabile che si aprirebbe la strada dell’ingresso in maggioranza di Mauro Di Dalmazio e Graziano Ciapanna. Di Dalmazio Assessore alla Cultura? Con l’ingresso dei Dalmati (paventato da un anno) salterebbero gli equilibri con Teramo 3.0. Gongolerebbero PD e Insieme Possiamo invece, dove c’è un bel gruppetto attirato dalle deleghe: c’è Lanfranco Lancione (ma c’è già in sua quota l’Assessore Sara Falini, a meno che non riveda proprio la delega della stessa), la “new entry” Francesca Chiara Di Timoteo, Flavio Bartolini e anche Giovanni Cavallari, per ora ancora tra i banchi dell’opposizione ma sempre in attesa di proposte. Poi c’è il nuovo gruppo di +(Europa)Teramo con Emiliano Carginari e Ilaria De Sanctis: se cominciasse il valzer del “rimpastino”, perchè non sarebbero legittimati anche loro a bussare nelle stanze di D’Alberto?
Insomma tutti vogliono o vorrebbero un assessorato. Ma mentre D’Alberto più o meno velatamente viene tirato per la giacchetta, i posti latitano: chi sostituira Ponziani? Di Dalmazio? Ci sarà un allargamento da 6 a 8,9 posti?  Intanto sullo scacchiere le pedine si riposizionano.