TERAMO – Alcuni cittadini del quartiere teramano di Villa Pavone hanno sottoscritto una lettera in cui dissentono dal progetto del Comune di Teramo di realizzare, nell’edificio scolastico di viale Europa, chiuso e abbandonato da anni, un centro di accoglienza. Di seguito il testo della lettera firmata.

“Come cittadini e residenti nel quartiere di Villa Pavone (Teramo) vogliamo sottoporre la nostra contrarietà al progetto, che investe la ex scuola in Viale Europa, presentato e portato avanti dall’assessora De Sanctis. L’edificio, inagibile e inutilizzabile dal 2016, rappresenta per la nostra comunità un luogo storico, un punto di riferimento. Da anni attendiamo la ristrutturazione del sito e la sua restituzione al quartiere affinché si possa disporre di uno spazio utile e aggregante per grandi e piccoli.

Lo abbiamo immaginato come sede del comitato di quartiere per poter organizzare feste, per poter creare un luogo di lettura e scambio libri, per poter avviare le banali attività sociali di cui una comunità ha bisogno al fine di rafforzare il senso di appartenenza e creare spazi positivi e di crescita. D’altronde le nostre aspettative trovavano forza nelle promesse che ci erano state fatte da questa stessa amministrazione guidata dal Sindaco Gianguido D’Alberto. Ci troviamo invece di fronte ad un progetto, in fase di approvazione, che toglierà alla nostra comunità questo immaginario.

Siamo favorevoli come cittadini alla creazione di centri di accoglienza, stazioni di posta, dormitori o comunque luoghi socialmente utili che possano aiutare chiunque si trovi in difficoltà; tuttavia, siamo contrari a privare tutta una comunità dell’unica sede disponibile proprio perché unica. Ci sentiamo, inoltre, non solo traditi nelle promesse ma anche esclusi dal modo in cui la decisione è stata adottata.

Ci saremmo aspettati un coinvolgimento da parte dell’amministrazione per poter capire effettivamente cosa prevede il progetto (quindi un coinvolgimento informativo) ma anche la possibilità di partecipare attivamente a un processo di cui siamo, ormai, solo attori esterni. È mancato un incontro aperto alla cittadinanza, un momento di confronto e di partecipazione.

È necessario ripensare a questo progetto e restituire ai residenti, come promesso, la struttura per avviare un circolo socialmente virtuoso proprio come avvenuto nel caso della Cafè a San Nicolò. Ci auguriamo di essere ascoltati e che si giunga a una decisione condivisa nel rispetto di tutti ma anche della nostra comunità e delle promesse fatte da questa stessa amministrazione”.

Seguono le firme di:

PIERO DI PIETRO
MASSIMILIANO SIMONELLA
ANDREA MARIA SURIANI
MAURO AMATUCCI
MATTEO AMATUCCI
EUGENIA PULITI
ANGELO GAROFANO
LOREDANA DI PAOLO
MARCELLA DI CURZIO
LUIGI CORONA
FAUSTO CORONA
LORETA MONALDI
TIZIANA MONALDI
ANTONIO OLIVIERI
STEFANIA PACIOTTI
GIORGIA DE ANGELIIS
FRANCESCO DE ANGELIIS
ALESSANDRA GAROFANO
FRANCESCO GAROFANO
STEFANO NORCINI
ENRICO NORCINI
LOREDANA ANDREONI
SANDRO DI PATRIZIO
FRANSCESCA DI PATRIZIO
PIETRO ZECHINI
GIOVANNA CAMAIONE
MILENA CERQUETA
EMILIANO DI PIETRO
DIANA KOGUT
PATRIZIA DI DAMIANO
LUCIANO ARCAINI
ARCAINI LUCA
CAMILLO LANCIONE
IRMA MARTELLA
TONINO CORONA
MARIA MARTELLA
GRAZIANO PIERANNUNZIO
LUCIANO PIERANNUNZIO
MARIO PIERANNUNZIO
ALFREDO VILLELLA
ALESSIO CORONA
JACOPO SURIANI
EMANUELE AMATUCCI
MONICA CENTINARO
FRANCESCA COCCAGNA