ATRI – “Le misure di sicurezza stradale hanno come obiettivo la riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti veicolari e il dispiegamento di interventi previsti dal Codice della Strada per minimizzare il rischio. Questo aspetto sembra essere stato trascurato dall’Amministrazione comunale che, nel corso degli anni, ha preferito dismettere gli impianti semaforici dai due incroci più trafficati del territorio atriano senza trovare soluzioni alternative per il deflusso del traffico, lasciando all’automobilista l’onere di cavarsela da solo”. Così il Consigliere comunale di ‘Abruzzo Civico’ Atri, Paolo Basilico, in una nota inviata al Sindaco della città ducale Piergiorgio Ferretti e al competente ufficio ANAS, relativamente agli incroci con la provinciale per Pineto e quello della S.S. 553 con viale Risorgimento.
“Sono ormai quotidiane le lamentele per la situazione che, in particolare, si è creata in quest’ultimo incrocio della S.S. 553 sul quale confluiscono ben quattro strade – scrive il Consigliere – La recente modifica delle condizioni di precedenza alla strada statale, pur nella sua legittimità, ha ulteriormente aggravato una situazione di elevata pericolosità. Con la riapertura al traffico veicolare nel tratto della SS 553 sottostante l’ospedale sono tornate alla luce tutte quelle criticità, prima sopite, dovute ad una serie di situazioni (sosta delle auto, scarsa visibilità, alta velocità, ecc.) che rendono altamente vulnerabile il transito in sicurezza delle auto. La recente realizzazione dei marciapiedi, con il restringimento della carreggiata, ha ulteriormente aggravato la situazione”.
“L’Amministrazione comunale in un articolo apparso sul Centro del 29 luglio scorso ha fatto sapere di voler realizzare nell’incrocio una rotonda. Si tratta sicuramente di una decisione importante ma non si comprende come mai il Comune di Atri, pur avendo a disposizione già dall’anno 2006 un progetto per la realizzazione di una rotonda in quell’area, denominato SICUR-IN e redatto da esperti del settore, uno studio di ingegneria dei trasporti, non abbia mai provveduto alla sua realizzazione. A mio avviso si dovrebbe quindi ripartire da quel progetto, giacente agli atti del Comune ed avviare le procedure per un’immediata realizzazione dell’opera. La sicurezza non può aspettare. L’incolumità delle persone, oltre che essere demandata ad un corretto comportamento degli automobilisti, deve essere assicurata anche dalle autorità competenti con la rimozione di situazioni che possano determinare criticità per la circolazione stradale”, conclude Basilico.