In largo anticipo, il giorno 16 luglio 2019 la Federconsumatori Abruzzo con una conferenza stampa ha denunciato gli aumenti tariffari previsti da Trenitalia dal 29.7.2019, per le due Frecce 8806 e 8823 Pescara-Milano-Pescara.
Ha denunciato in largo anticipo gli aumenti, perché sperava che qualche parlamentare abruzzese reagisse alla tirannia di Trenitalia sulla linea adriatica, e potesse supportare l’iniziativa della nostra associazione. Un parlamentare che cercasse un contatto con la nostra associazione, per concordare qualche iniziativa per ridurre i danni subiti dalla nostra comunità dalla decisioni di Trenitalia.
Ma non c’è stato nessun contatto da parte dei nostri parlamentari. Forse perché siamo in estate, forse perché la materia è complicata, o infine forse perché impegnati in tutt’altre attività; ma nessuno dei nostri Onorevoli ha dimostrato interesse per contrastare la rapacità di Trenitalia a danno dei cittadini sulla linea adriatica.
Solo il Gruppo FS ha reagito; inviando al responsabile dell’osservatorio sulla mobilità della Federconsumatori Abruzzo una nota con la quale ha tentato di giustificare l’aumento. Affermando, per esempio, che con la trasformazione delle Frecce Bianche in Frecce D’Argento è vero che aumentano fino al 34% i prezzi dei biglietti e fino all’88% il prezzo degli abbonamenti, ma aumentano gli standard di confort e puntualità; sarà addirittura possibile disporre di “una serie di prodotti multimediali tra cui film, cartoni animati, e news. Inoltre sul Frecciargento 700 è stato installato il wi-fi Fast, un innovativo sistema multioperatore per una navigazione veloce e stabile” !
Quello che fa finta di non capire il Gruppo FS, è che la Qualità del prodotto la decide il mercato, dove il mercato c’è, e dovrebbe essere decisa dal cliente dove il mercato non c’è.
Invece sulla linea adriatica è il gestore del servizio (Trenitalia) che pretende di decidere la qualità del servizio offerto, come se noi quando comperiamo un paio di scarpe dovessimo acquistare quelle che ci impone il commerciante, al prezzo deciso dal commerciante: cambieremmo tutti negozio, se potessimo!
Perciò se la clientela lamenta il danno che subisce con gli aumenti del costo dei biglietti e degli abbonamenti, a cui non corrisponde nessuna riduzione dei tempi di percorrenza, ha torto Trenitalia, non i cittadini della linea Adriatica.
Per questo il giorno 01.08.2019 la Federconsumatori è stata costretta ad inviare un ulteriore esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Tramite questa Autorità la nostra associazione è già riuscita in due precedenti occasioni (2014 e 2017) a far sanzionare Trenitalia con due diverse multe: la prima di un milione (per le coincidenze) e la seconda di 5 milioni di euro (per informazioni scorrette).
Speriamo che il “non c’è due senza tre” valga anche per i nostri ricorsi, e Trenitalia, che non viene minimamente contrastata dai nostri referenti politici, debba cambiare qualcosa nella sua rapace politica tariffaria a danno della comunità abruzzese e adriatica, grazie ad una nuova sanzione dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato.
Pescara 2 agosto 2019
Antonio Terenzi Tino Di Cicco
Presidente regionale Federconsumatori Abruzzo Osservatorio mobilità