TERAMO – Ottima anche la quattordicesima! Non poteva esserci ritorno migliore per “Aspettando il Primo Maggio”, la kermesse musicale organizzata dall’associazione “Big Match” che domenica, nella sua quattordicesima edizione, è tornata a far cantare e ballare Teramo in una serata che ha visto il Parco Fluviale “Davide De Carolis” letteralmente invaso da migliaia di persone. Una serata da tutto esaurito dove le emozioni hanno dominato la scena grazie alle performance degli artisti che si sono alternati sul palco e dove, al centro del dibattito, c’è stato il tema del Lavoro grazie al contributo di Cgil e Cisl che, per la prima volta, hanno voluto partecipare alla storica manifestazione.

Dopo anni di stop, dovuti anche alla pandemia, la risposta dei teramani e delle tante persone arrivate anche da fuori provincia e da fuori regione, è stata eccezionale. Tanto da dover imporre agli organizzatori la chiusura degli accessi per questioni di sicurezza, quando si è raggiunto il numero limite di presenze, ma con centinaia di appassionati che hanno comunque seguito il concertone teramano nei pressi dei varchi. Osservando l’evento dall’alto il colpo d’occhio era veramente impressionante.

Ad aprire la rassegna, condotta da Dorotea Mazzetta e Lorenzo Mazzaufo, sono stati proprio i Sindacati che hanno portato sul palco del Parco Fluviale un momento di riflessione sui temi della disparità salariale, delle morti sul lavoro, dei diritti mancati, del razzismo e della solidarietà. Lo hanno fatto attraverso riflessioni e, soprattutto, testimonianze di chi ha vissuto e vive quotidianamente le troppe ingiustizie che ancora caratterizzano il nostro Paese. Poi la parola è passata alla musica, con l’apertura del concerto affidata ai Rainska. La storica band teramana ha fatto ballare migliaia di giovani grazie ai suoi ritmi travolgenti e contagiosi. Ritmi che hanno lasciato spazio al cantautorato di Setak e ad una esibizione che ha unito l’abruzzese ai suoni internazionali, donando una nuova veste al dialetto della nostra regione.

In tantissimi, poi, hanno accompagnato in coro l’esibizione di Filippo Graziani che con la sua grinta e la sua interpretazione ha riproposto i brani storici del padre Ivan. Uno dei momenti più intimi dell’intera manifestazione e un nuovo tributo al grande musicista teramano all’indomani dell’inaugurazione della scultura in suo onore in largo San Matteo. La parte finale del concertone ha rappresentato il momento clou della rassegna con le esibizioni di Fulminacci e dei Coma_Cose, i grandi ospiti di questa edizione di “Aspettando il Primo Maggio” che hanno riempito l’atmosfera con le loro note e testi ricercati. Una festa che è andata avanti fino alle ore piccole con la performance della Dj internazionale Emmanuelle, che ha fatto ballare i tanti giovani rimasti ad animare il Parco Fluviale fino a tarda notte.

“Un successo che è andato oltre le aspettative – commenta la Presidente dell’Associazione Big Match Carla Casalenafiglio soprattutto del lavoro di squadra iniziato diversi mesi fa e che ci ha permesso di donare a Teramo una sera di grande musica dal vivo e di riflessione. Per questo i miei ringraziamenti vanno al Comune di Teramo, ai sindacati Cgil e Cisl, alla Fondazione Tercas, al Collettivo Vengosicuro, all’Udu e ad ArteLive, partner di ‘Aspettando il Primo Maggio’. Ma anche alle forze dell’ordine, al servizio di sicurezza, alle maestranze, ai tecnici, agli sponsor e ai tanti volontari che si sono spesi durante la giornata affinché tutto funzionasse. Infine, non posso non citare i conduttori, gli artisti, i musicisti e soprattutto il meraviglioso pubblico per la partecipazione appassionata, intensa, sensibile e corretta. Tutti assieme hanno reso speciale il ritorno di ‘Aspettando’. Vedere il Parco Fluviale pieno e in festa rappresenta la miglior ricompensa per tutti i nostri sforzi e ci dà ulteriore forza per continuare ad andare avanti con le iniziative che la nostra associazione organizza sul territorio. ‘Aspettando il Primo Maggio’ si conferma una manifestazione musicale di livello e di riferimento per tutto il territorio della nostra regione, nonostante la pausa non ha perso nulla del suo grande appeal”.