TERAMO – Sarà Emilio Piffaretti, docente del Conservatorio Statale di Musica ‘Verdi’ di Milano, il protagonista domani, lunedì 3 aprile, e martedì 4 aprile, del nono appuntamento con la rassegna ‘Itinerari Sonori – Orientarsi tra ricerca e progettazione dell’Immateriale’, promosso dal Conservatorio Statale di Musica ‘Gaetano Braga’ di Teramo e ideato dalle docenti Maica Tassone e Lorena Ruscitti del Dipartimento di Musicologia. Il Professor Piffaretti terrà due giorni di laboratori permanenti sull’Armonizzazione delle Conoscenze, un ampio focus su aspetti legati alle metodologie didattiche e gestionali inclusive, l’evento si svolgerà alle ore 10 nell’Auditorium del Conservatorio teramano.
“La rassegna – ha detto il direttore del Conservatorio Tatjana Vratonjic – sta ottenendo un successo superiore a qualunque aspettativa, a testimoniare l’elevato livello degli appuntamenti e degli interlocutori scelti, che offrono agli studenti presenti una lente d’ingrandimento attraverso cui approfondire aspetti specifici e di dettaglio correlati al fare musica”.
Il corso prenderà il via domani, lunedì 3 aprile alle 10:00 e sarà così organizzato: dalle 10.30 alle 11 ‘Sistema organizzativo inclusivo. Il modello Milano’, mai, come in questo tempo, il tema dell’inclusione diviene prioritario all’interno delle istituzioni AFAM, poiché non solo porta con sé il significativo miglioramento della vita della popolazione studentesca, ma impone un radicale cambio di visione da parte dell’istituzione stessa – e dei singoli protagonisti – che non può più basarsi sul concetto di alta qualità limitata alla sola ‘bravura tecnica’, ma di un’alta qualità che scaturisce dalla capacità di intercettare i bisogni degli studenti rispetto ad una attività che, per definizione, è esclusiva. Il cambio del punto di osservazione diviene, al tempo stesso, lo strumento prodromo indispensabile per la formulazione di adeguate risposte alle criticità proprie dei disturbi e delle disabilità. Ore 11.30 – 13 ‘Dalla programmazione alla costruzione del libro di testo’: partendo dalla necessità di fornire adeguati sussidi didattici, attraverso l’osservazione delle caratteristiche degli studenti, verranno illustrate le possibili modalità utili al conseguimento di obiettivi formativi specifici. Ore 14 – 15.30 ‘Dai segni ai suoni: l’arte di apprendere a leggere e a cantare’: attraverso l’applicazione della notazione musicale priva di pentagramma, si affronteranno le problematiche connesse alla decriptazione di un brano musicale, sia dal punto di vista della lettura sillabica e ritmica, della lettura intonata e dell’improvvisazione. Ore 16 – 18 ‘Laboratorio di Lettura cantata, intonazione e ritmica. Dalla monodia alla polifonia’: attività di lettura informale attraverso codici di notazione musicale privi di pentagramma. Ore 18 -20 Sessione di discussione. Martedì 4 aprile ore 10 – 11.30 ‘Ritmica della musica contemporanea. Dal complesso al semplice’: quanti e quali problemi sono presenti in una composizione di Berio o di Stockhausen? Quali sono i procedimenti da mettere in azione per raggiungere l’obiettivo di una esecuzione soddisfacente? La comprensione dei processi di semplificazione e di riduzione alle componenti essenziali di una struttura ritmica complessa sono alla base del problem solving. Durante l’incontro saranno presi in esame alcuni casi particolari dove la complessità ritmica può essere ricondotta ad una dimensione meccanica di tipo gestuale. Momento di discussione Ore 11.30 – 13 ‘L’immaginazione al servizio dell’orecchio “razionale”’: il linguaggio musicale è composto da molteplici elementi, tutti riconducibili alla sfera dell’udibile. Durante l’incontro saranno spiegati i meccanismi (elementari) di classificazione e di trascrizione delle principali strutture del linguaggio musicale (mattoncini) e per ognuno di essi le molteplici modalità di trascrizione rapida (tachigrafia musicale) e di dettaglio. Ore 14 – 15.30 Proseguimento della sessione precedente. Ore 16 – 19 Laboratorio di improvvisazione vocale: la voce, il corpo, lo spazio Per un coro informale. Ambienti sonori.
Emilio Piffaretti, nato a Lecco nel 1965, ha iniziato lo studio del pianoforte nel 1979 con G. Chiapponi di Lecco, proseguendo in seguito con i maestri Mazza, Mozzati, Baggio, Perrotta e Leonardi conseguendo il diploma al Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano nel 1989. Nello stesso istituto si è diplomato anche in Musica corale e Direzione di Coro (1987) con Monego, Composizione (1991) e Strumentazione per banda (1991) con Pirola. Ha frequentato corsi di perfezionamento pianistico, direzione corale e composizione (Ars Musica, Bruxelles 1990). Ha ricoperto le cattedre di Analisi e teoria della musica, Pianoforte all’Istituto Magistrale Ciceri di Como; di Teoria, solfeggio e dettato musicale nei Conservatori di Musica Vivaldi di Alessandria, Verdi di Como, Canepa di Sassari, Monteverdi di Bolzano, Nicolini di Piacenza. È titolare al Conservatorio Verdi di Milano È chiamato a far parte di giurie in concorsi nazionali ed internazionali. Impegnato in ambito concertistico come direttore di coro, ha all’attivo oltre 500 concerti in Italia, Francia, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Romania.
È direttore artistico di associazioni culturali, rassegne concertistiche e direttore didattico di corsi e master class. La sua attività di compositore si sviluppa su tre linee principali: musica corale, musica cameristica e ambito teorico- didattico. Le sue opere sono state eseguite in Italia, Francia, Spagna, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Romania.
L’accesso ai seminari è libero, ma è gradita la prenotazione al link https://docs.google.com/forms/d/1wj_1asJrTVuhStgLLE5lz2Z733q07qh6G5TqAhEo9jU/edit.